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Cronaca

Incidente corso Francia, l'appello di genitori e amici di Leonardo: "Testimoni si facciano avanti"

Stefano Lamma e Paola Scaglioni cercano persone che hanno assistito allo schianto in cui ha perso la vita il figlio di 19 anni, e anche foto e video delle condizioni dell'asfalto

“Servono testimoni dell’incidente del 7 aprile in corso Francia”: l’appello corre sui social network e sulle chat, lanciato da Stefano Lamma e da Paola Scaglioni, i genitori di Leonardo Lamma, il giovane di 19 anni morto mentre percorreva la trafficata arteria romana a bordo della sua moto.

Un tam tam che si allarga a macchia d’olio, copiato e incollato su profili, pagine e gruppo, un messaggio breve e conciso in cui si invita chiunque abbia visto qualcosa o abbia materiale foto o video a metterlo a disposizione della famiglia e degli investigatori per fare chiarezza su una tragedia così schiacciante.

I primi a mobilitarsi per rispondere all’appello dei genitori di “Leo” sono stati gli amici: ragazzi sconvolti dall’accaduto, che hanno già dovuto affrontare il tremendo lutto per la morte di altre due amiche e compagne, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, travolte e uccise a poche decine di metri da dove è morto Leonardo. Hanno fatto quadrato attorno alla famiglia di Leonardo, insieme con le loro famiglie, e invitato a diffondere quanto più possibile l’appello, cercando di essere d’aiuto il più possibile in circostanze così drammatiche.

L’obiettivo dei genitori di Leonardo è raccogliere quanti più elementi possibili per capire cosa sia accaduto intorno alle 17.30 del 7 aprile, quando il ragazzo ha perso il controllo della moto ed è andato a sbattere contro lo spartitraffico perdendo la vita. Stanno cercando inoltre prove a sostegno della loro tesi, e cioè che Leonardo abbia sbandato dopo essere finito con le ruote su un dosso provocato da una buca mal riempita, “rattoppata”, che ha fatto da trampolino. Vogliono capire se il figlio sia caduto proprio per il manto stradale dissestato, e cercano video o filmati delle condizioni della strada prima della notte dell’incidente ma dopo i lavori di sistemazione della buca che si è aperta in corso Francia il 27 marzo.

Impossibile infatti a oggi ritrovare l’asfalto nelle condizioni in cui era quando Leonardo ha avuto l’incidente. Poche ore dopo lo schianto sul tratto sono intervenuti gli operai di Acea per spianare la strada, e di quel dosso segnalato anche da altri cittadini non resta ormai più traccia. Fotografie o video risalenti ai giorni o alle ore immediatamente precedenti all’incidente potrebbero dunque rivelarsi fondamentali ai fini dell’inchiesta che il pm Attilio Pisani ha aperto per omicidio stradale, attualmente a carico di ignoti.

I genitori di Leonardo, intanto, hanno chiesto di non inviare fiori alla famiglia ma, per chi lo desiderasse, di fare una donazione all'Istituto Leonarda Vaccari, specializzato nella riabilitazione, l'integrazione e l'inclusione delle persone con disabilità.

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