rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ladispoli

Kitesurfer risucchiato da un elicottero: "Zone Protezione Speciale non possono essere sorvolate"

Il responsabile dell'area protetta della Città Metropolitana chiede di fare chiarezza sull'incidente avvenuto sul litorale di Ladispoli

Fare luce sull'incidente che ha ferito gravemente un kitesurfer precipitato in spiaggia dopo essere stato risucchiato da un elicottero militare. Lo chiedono il responsabile per conto della Città Metropolitana della palude di Torre Flavia Corrado Battisti e Giovanni Ardita, consigliere comunale di Ladispoli di Fdi. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 3 ottobre quando il 49enne Alessandro Ognibene è rimasto gravemente ferito, tanto da essere trasportato con l'eliambulanza al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma dove si trova tutt'ora "ricoverato in rianimazione con prognosi riservata", fanno sapere dal nosocomio universitario. 

Elicotteri in volo su un'area protetta 

Chiaro il messaggio di Corrado Battisti: "Quanto accaduto è una cosa gravissima. Siamo in un'area cosiddetta ZPS  (Zone di Protezione Speciale della Comunità Europea ndr), dove per la presenza di uccelli acquatici di fondamentale importanza per l'ecosistema del litorale non è possibili sorvolare con mezzi aerei. Come Ente Gestore non eravamo al corrente di una esercitazione militare nell'area, ma è da almeno una settimana che vediamo velivoli sorvolare la zona anche a basse quote. Una situazione che crea un vero e proprio disastro per la fauna volatile della zona, che infastidita da questi forti rumori si allontana dall'area protetta. Il tutto nella stagione della riapertura della caccia". "Già in passato - spiega ancora Battisti a RomaToday - c'erano stati problemi con i velivoli ultraleggeri, ieri questo incidente che, se confermato dall'Autorità Giudiziaria, sarebbe un fatto molto grave". 

Fare luce sull'accaduto

In attesa di avere un quadro preciso dell'incidente accaduto al kitesurfer, chiarezza viene chiesta anche dall'architetto Angelo Mari, Dirigente del "Servizio 5 Aree protette, tutela della flora e della biodiversità" sempre per conto della Città Metropolitana, ente gestore di Torre Flavia. "Attendiamo gli esiti dell'Autorità Giudiziaria per fare luce e chiedere chiarezza su quanto accaduto nell'area protetta". 

Esercitazioni militari sul litorale laziale 

Pensiero simile è stato espresso anche dal consigliere di Fdi al Comune di Ladispoli Giovanni Ardita: "Vanno avanti oramai da un paio di settimane le probabili esercitazioni militari congiunte interforze con sorvoli continui di elicotteri a bassa quota sulla città di Ladispoli, probabili perché, a quanto ci risulta nessuno ne sapeva niente e nessuna autorità ne era al corrente. L’elicottero coinvolto nell’incidente di ieri non sarebbe dell’Aeronautica Militare ma dell’Esercito Maltese. Potrebbe essere un Augusta Westland Aw 139, che non si esclude essere l’elicottero che ha risucchiato il kitesurf , saranno poi le indagini di carabinieri e guardia costiera a stabilirlo con certezza".  

Gli amici di Torre Flavia

A rilanciare la richiesta di fare piena luce sull'incidente accorso ad Alessandro Ognibene anche gli "Amici di Torre Flavia", che sulla propria fanpage di Facebook scrivono: "Verso le ore 15 un gruppo di elicotteri militari, in esercitazione da alcuni giorni nel settore compreso tra Ladispoli e Santa Marinella, ha sorvolato ulteriormente l'area naturale protetta recando un disturbo pesantissimo alla fauna del parco (con in volo di decine di aironi e altri uccelli che si sono allontanati dalla palude). Nella confusione generale, un elicottero ha sorvolato la spiaggia e la palude a bassa quota creando sconcerto tra i bagnanti e i fruitori. Moltissimi uccelli acquatici si sono allontanati dall'area protetta verso i campi circostanti (attualmente la caccia è aperta!). Il dramma è avvenuto, appunto verso le 15, un kite-surfista è stato sollevato dal vuoto d'aria per poi ricadere a terra, riportando ferite tanto da essere stato ricoverato al Policlinico Gemelli. Si tratta di un atto indegno, che sottolinea la totale mancanza di rispetto sia per il bene comune rappresentato dal nostro parco, sia dei cittadini che lo frequentano. E' stato avvisato il Comune di Ladispoli. Chiediamo a tutti di attuare, ciascuno nelle sue possibilità, un'opera di comunicazione di questo fatto vergognoso, diramando la notizia attraverso tutti i canali. L'Ente Gestore del Monumento Naturale (sede di Roma) sta attivandosi per le azioni del caso".

L'incidente a Torre Flavia 

Sul caso stanno svolgendo accertamenti gli uomini della Capitaneria di Porto di Fiumicino, con la Procura di Civitavecchia che ha aperto un fascicolo d'indagine. Secondo i primi riscontri effettuati anche dai carabinieri della Stazione di Ladispoli, ed indicati agli inquirenti da alcuni testimoni presenti a Torre Flavia al momento dell'incidente, a causare il ferimento del kitesurfer romano sarebbe stato un elicottero militare che sorvolava la zona in quel momento. Proprio il velivolo avrebbe sollevato con l'elica lo sportivo che stava entrando in acqua. L'aquilone dell'uomo sarebbe stato quindi risucchiato in aria con il 49enne che è poi precipitato rovinosamente sulla spiaggia". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Kitesurfer risucchiato da un elicottero: "Zone Protezione Speciale non possono essere sorvolate"

RomaToday è in caricamento