Inchiesta taxi: ritirate nove licenze
I provvedimenti si riferiscono ai conducenti romani che nel 2007 erano stati rinviati a giudizio, insieme ad altri 113, perché non in possesso dei requisiti di legge. Le auto ora non potranno più circolare con taxi
Cinque licenze sono state già ritirate sulla base di un provvedimento di annullamento del Dipartimento VII del Comune di Roma, per le altre quattro si attende la conclusione dell'operazione. Le indagini degli agenti della polizia municipale dell'VIII Gruppo, diretti dal comandante Antonio Di Maggio, hanno confermato infatti che per l'ottenimento di tali licenze i tassisti avevano dichiarato il falso.
La vicenda processuale è quella che lo scorso anno culminò con il sequestro di un centinaio di licenze su iniziativa del pubblico ministero Carlo Lasperanza. Oltre 80 tassisti romani sono stati rinviati a giudizio. Nelle more del procedimento una ventina di tassisti hanno già patteggiato la pena, tramutata in una sanzione pecuniaria che si aggira intorno ai tremila euro.
Le nove licenze sequestrate si riferiscono in particolare ai tassisti che hanno fatto ricorso al patteggiamento. Le auto bianche non potranno quindi più circolare né essere cedute o vendute ad altri perché le licenze sono legate alla targa delle autovettura.
Il Sindaco Alemanno è intervenuto intanto sugli Ncc: "Nei mesi che abbiamo di fronte faremo una sanatoria per gli Ncc. Faremo una lista di chi ha una licenza di noleggio con conducente e che lavora a Roma e chi si vuole regolarizzare può farlo".
"Di fronte alla mancata regolamentazione di questi ultimi dieci anni”, ha spiegato l'assessore capitolino alla Mobilità Sergio Marchi, “c'é un tavolo aperto per creare un sistema di regole condiviso per stabilire che a Roma si lavora rispettando delle regole certe".te o vendute ad altri perché le licenze sono legate alla targa delle autovettura”.