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Cronaca

Inchiesta filobus, al Tribunale del riesame al vaglio il ricorso di Mancini

Gli avvocati difensori dell'ex ad di Eur spa, Luciano Moneta Caglio e Pierpaolo Dell'Anno, hanno chiesto la revoca dell'ordinanza che ha portato il dirigente all'arresto

Nei prossimi giorni il Tribunale del riesame si esprimerà sul ricorso avanzato dall'ex amministratore delegato di Eur spa, Riccardo Mancini, arrestato lo scorso 25 marzo con l'accusa di corruzione e concussione nell'ambito dell'inchiesta su una fornitura di 45 filobus alla società Roma Metropolitane. Gli avvocati difensori di Mancini,  Luciano Moneta Caglio e Pierpaolo Dell'Anno, hanno chiesto la revoca dell'ordinanza che lo ha portato all'arresto.

Per gli avvocati, come espresso nel corso dell'udienza, non c'è pericolo di reiterazione dei reati contestati né di inquinamento probatorio. Si oppongono anche alla qualificazione di pubblico ufficiale attribuita a Mancini dal gip Stefano Aprile. Tale qualifica, per gli avvocati di Mancini, è valsa all'indagato l'accusa di concussione al posto di quella di tentata estorsione come ipotizzata dal pm Paolo Ielo in sede di richiesta di emissione della misura restrittiva.

Il pm Paolo Ielo, sulla richiesta di accoglimento dell'istanza difensiva, ha espresso parere negativo. Lo stesso pm, che nei fatti contestati a Mancini aveva identificato, anziché i reati di concussione e corruzione, quello di tentativo di estorsione, accusa poi non presa in considerazione dal gip.

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