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Cronaca Fidene / Via Salaria, 981

Incendio TMB Salaria, lavaggi straordinari sulle strade. Arpa: "Nessun inquinamento odorigeno"

Sono proseguite tutta la notte le operazioni di raffreddamento e messa in sicurezza dell'impianto di Villa Spada

Sono andate avanti anche questa notte le operazioni di bonifica del TMB di via Salaria (qui tutte le informazioni). I Vigili del fuoco del comando provinciale di Roma, con l'ausilio degli uomini della Protezione Civile, hanno infatti proseguito l'opera di spegnimento, raffreddamento e smassamento dei materiali e rimozione delle parti pericolanti all'interno del capannone di 2000 metri quadrati distrutto dall'incendio di martedì notte. In via Salaria 981 sono presenti dieci squadre dei nuclei NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e GOS (Gruppo Operativo Speciale).

Nel frattempo, su disposizione del Dipartimento Tutela Ambientale - Direzione Rifiuti, Risanamenti e Inquinamenti di Roma Capitale, Ama ha predisposto dalla giornata di mercoledì degli interventi straordinari di lavaggio stradale nelle aree in cui si è registrata maggiore incidenza delle conseguenze dell’incendio che ha interessato l’impianto TMB di via Salaria.

Spegnimento incendio TMB Salaria

Secondo quanto comunicato da Ama le prime operazioni sono state effettuate attraverso l’utilizzo di mezzi speciali (3 autobotti innaffiatrici) e si affiancano ai servizi ordinari regolarmente erogati sul territorio. Le attività di lavaggio, che proseguiranno anche nei prossimi giorni, interessano quartieri del II e III municipio tra i quali Villa Spada, Fidene, Serpentara, Salario, Africano, Trieste, Valli.

Ama, inoltre, ha intensificato le attività di raccolta predisponendo, ove necessario, giri supplementari. Il personale tecnico territoriale aziendale è in campo per monitorare a ciclo continuo la situazione su tutto il territorio.

In attesa di comprendere il destino dello smaltimento dei rifiuti della Capitale, con i primi camion partiti per stoccare la spazzatura romani negli impianti di tre province del Lazio (Viterbo, Frosinone ed Aprilia) e nell'impianto di Rocca Cencia, l'Arpa Lazio prosegue i monitoraggi della qualità dell'aria e dei possibili inquinanti conseguenza dell'incendio del TMB Salaria. L'ultimo report alle 18:00 di mercoledì 12 dicembre

Come informano dell'Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio: "Al fine di avere delle informazioni in tempi rapidi sullo spostamento della nube generata a seguito dell’incendio è stata verificata attraverso i modelli la direzione prevalente del vento a partire dalle prime ore di martedì.  Il modello prevedeva venti da nord-est verso sud-ovest valori al suolo compresi tra 3-5. m/s. La direzione del vento è stata confermata anche dalla stazione meteorologica della rete dell’ARPA Lazio più vicina all’impianto (circa 13 km) e localizzata a Tenuta del Cavaliere".

Analisi che riguardano anche le Pm10 attraverso le tre centraline della rete fissa di monitoraggio più vicine all’impianto: Bufalotta, Villa Ada, Corso Francia. Le stazioni si trovano a circa 3-4 km dal TMB. "I dati orari dei parametri di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo misurati durante l’evento (dalle ore 4 di mattina alle 16 di martedì) risultano in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti e al di sotto dei limiti di legge - si legge ancora nel report dell'Arpa -. Alla luce del valore di PM10 misurato presso la stazione di Villa Ada è stato effettuato un approfondimento sull’andamento dei composti organici rilevati presso la centralina di Villa Ada. L’analisi ha evidenziato un andamento temporale simile ai giorni precedenti ma con valori più alti di benzene e etilbenzene nel periodo dell’evento".

Anche alla luce della prima analisi della direzione prevalente dei venti, sono stati analizzati i dati orari delle altre centraline potenzialmente interessate dal passaggio della nube. I dati orari dei parametri di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene misurati durante l’evento, risultano in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti e al di sotto dei limiti di legge.

Nelle ore serali e nella notte di martedì, periodo della giornata contraddistinto da una maggiore stabilità atmosferica e di conseguenza da una minore dispersione degli inquinanti, si rileva un aumento delle concentrazioni pur non registrando superamenti dei limiti.

I valori del particolato (PM10) misurati nelle centraline del comune di Roma l’11 dicembre evidenziano un generale incremento delle concentrazioni rispetto ai giorni precedenti e, nelle stazioni di Villa Ada (56 µgr/mc) e di Tiburtina (54 µgr/mc), due superamenti del limite giornaliero pari a 50 µgr/mc.

Resta poi l'interrogativo sui miasmi, ancora percepiti da alcuni cittadini nelle aree adiacenti all'impianto TMB. Proprio in relazione agli inquinanti odorigeni l'Arpa scrive: "Il forte odore percepito nell’area del TMB ed in numerose zone della città è legato alla presenza collettiva in aria di un insieme numeroso di composti chimici diversi che complessivamente determinano la molestia. La misura dei singoli inquinanti (biossido di azoto, benzene, biossido di zolfo) monitorati dall’Agenzia e relativi alla verifica dei limiti previsti dalla norma per la qualità dell’aria ambiente (d.lgs. n.155/2010) non consente di evidenziare fenomeni di inquinamento odorigeno".

Inoltre, si legge ancora nel Report dell'Arpa: "Nell’area interessata sono stati installati nella mattina di martedì due campionatori: uno ad alto volume ed uno gravimetrico. I primi campioni sono già presso i laboratori dell’Agenzia e sono state avviate le analisi dei microinquinanti (diossine, furani, PCB, IPA - Idrocarburi policiclici aromatici) e dei metalli sui filtri del particolato (PM10)".

"Il campionatore ad alto volume è stato installato nelle immediate vicinanze dell’impianto (circa 30 mt) mentre il secondo campionatore è stato installato presso la scuola Piaget Majorana (piazza Minucciano).  Al fine di avere ulteriori elementi informativi - si legge ancora sul documento dell'Agenzia Regionale - saranno analizzati presso i laboratori anche i filtri del particolato delle centraline della rete di monitoraggio più vicine all’impianto anche al fine di confrontarli con i valori misurati nell’ambito dell’ordinaria attività di monitoraggio. Le analisi dei microinquinanti serviranno per analizzare i composti pericolosi per l’ambiente e la salute generati a seguito della combustione".

Per quanto concerne il campionamento dei metalli presenti nelle aree attorno alle scuole che si trovano nelle adiacenze del TMB, Arpa rassicura: "I valori di arsenico, cadmio, nichel e piombo misurati presso la scuola risultano inferiori ai valori limite sopra riportati". 

Infine: "E’ stata elaborata una prima mappa con l’individuazione delle aree di potenziale massima ricaduta delle emissioni generate dall’incendio del TMB. La mappa rappresenta l’impronta dell’evento calcolata con un modello lagrangiano a particelle. Pertanto la mappa descrive graficamente, in termini percentuali, le aree di massima potenziale ricaduta degli inquinanti al suolo senza alcuna informazione legata alla concentrazione".

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