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Portonaccio

Incendia plastica in casa per creare la sua "opera d'arte", paura nel condominio

Provvidenziale l'intervento della polizia. L'uomo è rimasto ustionato alle mani

Ha dato fuoco ad alcuni oggetti di plastica che aveva in casa per creare la sua "opera d'arte". Un incendio che gli è sfuggito di mano, con le fiamme ed il fumo che hanno poi messo in allarme i condomini che hanno tempestato di chiamate il 112 segnalando del preoccupante fumo nero uscire da un'abitazione al piano rialzato di una palazzina nella zona di Portonaccio. Da qui l'intervento della polizia che ha spento il rogo e salvato l'incendiario, che ha riportato delle ustioni alle mani. 

Sono stati gli equipaggi dei commissariati Torpignattara e Prenestino ad intervenire intorno alle 10:30 di mercoledì 9 febbraio nell'abitazione da dove era segnalato del fumo uscire dalle finestre. Arrivati sul posto i poliziotti hanno trovato una donna, impaurita ed agitata, affacciata dal balcone dell'appartamento dove era divampato l'incendio che ha indicato loro l'ingresso della palazzina. 

Con la casa satura di fumo nero e denso i poliziotti sono entrati nella casa ed hanno trovato un uomo, con il viso nero di fuliggine, che alimentava un incendio al centro di una delle stanze dell'appartamento. Particolarmente agitato, alla vista della polizia non solo non si è allontanato, ma si è frapposto fra gli agenti ed il rogo per impedire che potessero spegnere le fiamme. 

Bloccato non senza difficoltà, mentre il fumo aumentava, i poliziotti sono riusciti a spegnere l'incendio ed a far uscire sia il proprietario che la donna che li aveva attesi sul balcone, risultata poi essere la collaboratrice domestica del 67enne. Sul posto sono poi intervenuti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l'abitazione ed i poliziotti del commissariato Sant'Ippolito per svolgere gli accertamenti sull'accaduto. 

Con ustioni alle mani e le scarpe bruciate il proprietario di casa ha inizialmente rifiutato le cure del 118, ma è poi stato trasportato in codice rosso psichiatrico all'ospedale Sandro Pertini. Ascoltata la collaboratrice domestica la donna ha riferito agli agenti di lavorare per il 67enne da circa dieci anni con la stessa che si era poi allontanata da casa da quando l'uomo aveva cominciato a dare fuoco a quello che trovava in casa per creare con le fiamme le sue "opere d'arte".

Ascoltati i vicini gli stessi hanno confermato le parole della donna, raccontando di almeno tre incendi appiccati dall'uomo - risultato essere soggetto psichiatrico - nella casa dal mese di dicembre. Lievemente intossicati gli agenti intervenuti per primi nell'appartamento, poi medicati all'ospedale Vannini. 

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