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Cronaca

Nuovo incendio all'ex fabbrica Penicillina, le promesse di riqualificazione restano disattese

Nessuna persona è rimasta coinvolta. Sul posto i vigili del fuoco. Bruciati cumuli di rifiuti

Cumuli di rifiuti dati alle fiamme. Nuovo incendio all'ex fabbrica Penicillina di Roma, in via Tiburtina. La struttura, abbandonata da anni, nonostante le bonifiche promesse, resta ancora in balìa di nuove occupazioni abusive. Alle 8 del mattino di sabato 19 marzo, l'ennesimo rogo ha invaso i locali. A bruciare rifiuti accumulati dai senza fissa dimora che utilizzano l'ex fabbrica come posto per passare la notte.

Le fiamme hanno "mangiato" plastica e metalli. Un'alta colonna di fumo e l'odore acre di bruciato  ha invaso il quartiere. Sul posto i vigili del fuoco di Nomentano, che hanno spento il rogo. Nessuno è rimasto ferito. 

Da fiore all'occhiello della Tiburtina a nervo scoperto 

L’ex fabbrica di Penicillina è stata inaugurata nel 1950 e da allora – per molti anni – è stata un fiore all’occhiello della Tiburtina prima di diventare un nervo scoperto per gli abitanti dei quartieri limitrofi e un simbolo di abbandono. Chiusa nei primi anni duemila, l’ex fabbrica – di proprietà privata - è diventata ricovero di senzatetto e teatro di incendi.

Nel dicembre del 2018 a seguito di un blitz, furono trovate 35 persone all'interno. L'evento ha attirato l'attenzione anche di leader nazionali - tra cui Matteo Salvini, all'epoca ministro dell'Interno - che rivendicava la riuscita dell'operazione. A un anno dallo sgombero - nel 2019 - è stata avviata l’installazione della videosorveglianza con il posizionamento di 50 sensori all'interno della struttura. Ad agosto del 2021, l'ex fabbrica - spesso denominata 'mostro di cemento' - occupata nuovamente, è stata ancora una volta sgomberata. Oggi un nuovo incendio che ne denuncia, ancora una volta, lo stato di abbandono. La sua bonifica è da anni un argomento cult delle campagne elettorali cittadine eppure lo scheletro di cemento campeggia ancora sulla Tiburtina imponente e degradato. 

I cittadini ne chiedono bonifica e riutilizzo

Da anni associazioni, cittadini e attivisti ne chiedono la bonifica e il riutilizzo ma ad oggi, oltre agli sgomberi e all’installazione di videocamere di sorveglianza in alcuni punti all’ingresso dello stabile, non ci sono state azioni concrete. A dicembre scorso, gli ex lavoratori della Penicillina hanno scritto una lettera ai rappresentanti istituzionali per chiedere un incontro al fine di 'riqualificare e preservare testimonianze, memoria e manufatti reperibili". 
 

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