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Cronaca Casal de Pazzi / Via Tiburtina

Via Tiburtina: incendio all’ex Penicillina

Le fiamme sono divampate dalla struttura abbandonata nella prima serata di lunedì

Fiamme all’ex fabbrica di penicillina lungo la via Tiburtina, nel IV Municipio a partire dalla prima serata di lunedì. Sul posto i vigili del fuoco impegnati a spegnere l’incendio all’interno della struttura. Ancora non si conoscono le cause dell’incendio. Stando a quanto riscontrato dalla polizia di Stato, il rogo sarebbe partito per cause accidentali: un uomo stava cucinando nel suo fornelletto di fortuna quando il fuoco ha preso vita, coinvolgendo materiale infiammabile.

Il 33enne, un nigeriano ustionato al braccio e alla gamba sinistra, è stata portata in ospedale in codide giallo. Non è in gravi condizioni. I pompieri, hanno dovuto lavorare per tre ore per spegnere l'incendio. “Le prime segnalazioni sono giunte intorno alle ore 20.27” hanno raccontato testimoni a Roma Today. In zona è tanta la preoccupazione per i fumi che si stanno sprigionando dall’area.

A testimoniarlo un post di Carlo de Felici, candidato presidente con Potere al Popolo. “Le cause non sono ancora conosciute ma fin da subito esprimiamo la massima preoccupazione per i veleni che verranno sprigionati e che gli abitanti dei quartieri circostanti respireranno! Lo avevamo denunciato solo pochi giorni fa insieme a Potere al Popolo - Roma e Elisabetta Canitano Sindaca: occorre bonificare quello stabile dai rifiuti inquinanti e dall'amianto di cui è ricoperto! Occorre farlo subito, per tutelare la salute degli abitanti di Roma Est!”.

Sul caso è intervenuto anche il consigliere comunale dem Giovanni Zannola candidato all’Assemblea capitolina nelle liste del Pd a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Roberto Gualtieri: "All'interno dello scheletro vivevano circa 60 persone, quasi tutti migranti di origine sub sahariana. Auspico che nei primi provvedimenti del centrosinistra, speriamo al governo della città, si possa immaginare una grande  progetto di rigenerazione di quell'area, restituendola alla città e chi la abita".

Liberato nel dicembre del 2018 a seguito di un blitz (ampiamente annunciato), l'immobile è stato restituito alla proprietà: in quella occasione furono 35 le persone trovate all'interno. Ad agosto di quest'anno, l'ex fabbrica - spesso denominata 'mostro di cemento' - occupata nuovamente, è stata ancora una volta sgomberata.

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