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Cronaca Collatino / Via Alberto Pasini

Sgombero via Salviati: "Tor Sapienza come Capaci, mezzi Ama in fiamme come ritorsione"

Le esplosioni ed i successivi incendi si sono verificati nel deposito di via Pasini. Secondo i residenti è una "intimidazione mafiosa" per lo sgombero del campo rom ed il business dei roghi

"Tor Sapienza come Capaci. Attacco allo Stato". Con queste parole il comitato di quartiere del V Municipio descrive quanto accaduto la sera del 24 ottobre al deposito Ama di via Alberto Pasini, a due passi dall'area del campo rom di via Salviati dove sono ancora in corso le operazioni di sgombero. Almeno cinque le esplosioni denunciate dai cittadini che hanno distrutto due mezzi dell'azienda municipalizzata romana, "danneggiando anche l'illuminazione della stazione". 

ATTACCO AL DEPOSITO AMA - Le esplosioni, avvertite, viste e fotografate la sera di venerdì sono poi state constatate nella giornata di ieri quando si è fatta la conta dei danni. Due i mezzi Ama andati distrutti e fotografati dai membri del Comitato di quartiere Tor Sapienza.

Tor Sapienza: fiamme ai mezzi Ama di via Salviati

RITORSIONE - Il comitato di quartiere, apolitico ed apartitico è lo stesso che lo scorso 12 ottobre ha manifestato senza bandiere contro il fenomeno dei roghi tossici di via Salviati, il campo rom dove da oltre una settimana è in atto lo sgombero ad opera degli uomini dello Spe della Polizia Locale di Roma Capitale: "A distanza di due giorni dalla fine del parziale sgombero di via Salviati - scrive il Cdq Tor Sapienza - dalla mano dura del Comune di Roma contro i roghi tossici e la filiera che provvede alla "fusione di Rame e Metallo", da anni presente all'interno del Campo Rom di via Salviati, dopo cassonetti dati alle fiamme e vetture con bambini prese a sassate, criminali senza passaporto e senza nazionalità, senza vergogna e senza pudore assaltano e danno fuoco al deposito Ama di Via Salviati, primo presidio di legalità e di rappresentanza del Comune di Roma, in zona, colpevole di aver osato, un tentativo di legalità e normalizzazione che mai avrebbe dovuto anche solo pensare".

INTIMIDAZIONE - Nella stessa zona il giorno prima un cassonetto era stato dato alle fiamme in via Armenti: "Tor Sapienza, un quartiere sotto scacco di un gruppo di criminali senza distinzione di nazionalità o colore della pelle, che stupiti della domanda di legalità e di tutela del diritto alla salute e di cittadini normali, pone in essere un inequivocabile e chiaro episodio di intimidazione mafiosa, per ristabilire la "corretta" omertà e il "corretto" silenzio di cui fino ad oggi hanno goduto". 

SPAZZATRICE A METANO - Le esplosioni seguite dagli incendi potevano avere conseguenze ben più gravi: "Fuoco appiccato al deposito Ama da più lati contemporaneamente - scrive ancora il Comitato di quartiere Tor Sapienza - che per puro caso ha risparmiato una spazzatrice a metano, che se fosse esplosa avrebbe rischiarato a giorno l'intero Quartiere in un solo colpo. Attendiamo un chiaro, inequivocabile, indiscutibile, certo e pesante segno da parte della massime Istituzioni di Roma Capitale. In assenza di ciò, le Vostre penne saranno salve, le Vostre coscienze no".

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