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Cronaca Esquilino / Via Giovanni Giolitti

Terrorismo: imam progettava attentato a Roma: "Cominciamo da Termini"

Il religioso arrestato dagli agenti della Digos a Campobasso. Nei suoi sermoni esaltava gli attentati di Parigi ed il martirio

Esaltava gli attentati terroristici di Parigi ed il martirio, indicando come bersaglio di un attentato la Stazione Termini di Roma. Ad arrestare un imam di Campobasso, gli agenti della Squadra Mobile del capoluogo molisano. L'uomo è infatti sospettato di istigazione alla commissione di delitti con finalità di terrorismo. In particolare, l'uomo nei suoi sermoni esaltava gli attentati terroristici di Parigi, e il martirio, indicando come bersaglio lo scalo ferroviario capitolino dell'Esquilino. 

IMAM SOMALO - L'uomo, un cittadino somalo richiedente asilo, secondo le accuse "con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso - spiega in una nota la polizia di Campobasso - svolgeva reiterata attività di istigazione alla commissione di delitti con finalità di terrorismo, nei confronti di correligionari ospiti della struttura di accoglienza per richiedenti asilo 'Happy Family' di Campomarino".

JIHAD ISLAMICA - L'uomo, ha invitato i residenti del centro di Campomarino "alla realizzazione di azioni violente, da realizzare nell'ambito della "Jihad" islamica, al punto da ottenere seguito da alcuni ed allarmare altri correligionari, così costretti ad allontanarsi dalla preghiera comune ed indotti ad auspicare l'intervento delle forze dell'ordine"

IMAM DELLA COMUNITA' MOLISANA - I poliziotti hanno appurato che il somalo sfruttava la qualità di Imam della locale comunità islamica per invitare alla Jihad contro gli infedeli. Inoltre, divulgava l'attività terroristica di stampo islamico, guardando e facendo guardare ad altri immagini e filmati cruenti di azioni riferibili alle organizzazioni islamiche estremiste, elogiando queste azioni e riferendo agli altri ospiti del centro provenienti da zone prossime alle sedi del conflitto (Medio Oriente e Nord Africa) l'intenzione, una volta ottenuto il "passaporto" (cioè la concessione dell'asilo politico in Italia) di recarsi in Siria a combattere. 

"COMINCIAMO DA TERMINI" - Il somalo avrebbe esaltato gli attentati terroristici di Parigi, ed il martirio suicidiario, indicando come bersaglio la stazione ferroviaria di Roma, e comunque invitando gli altri ad unirsi alla cruenta Jihad, seguendolo oggi nell'allontanamento dal Centro di accoglienza e in un successivo viaggio vero la Siria, da intraprendere con finalità di arruolamento. 

LE INDAGINI - Contestualmente al fermo, la polizia ha perquisito un altro uomo di nazionalità somala, e pertinenze immobiliari del Centro di accoglienza, sequestrando cellulari utilizzati per comunicazioni inerenti i fatti oggetto di accusa. L'indagine è iniziata nel dicembre scorso e si è svolta attraverso acquisizione di sommarie informazioni, indagini tecniche, perquisizioni ed attività di osservazione e controllo sul territorio. 

PROCURA DI LARINO - L'uomo è stato portato nel carcere di Larino a disposizione della Procura di Larino, per le competenze inderogabili connesse alla sola richiesta di convalida del fermo, trattandosi di reato di competenza distrettuale, che permane in trattazione dunque presso la Procura della Repubblica di Campobasso che coordina le indagini, in collegamento info-operativo con la Direzione nazionale antimafia ed antiterrorismo e con Eurojust.

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