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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pigneto

Il racconto choc dell'illustratrice derubata in casa al Pigneto: "Mi sono svegliata e ho visto il ladro che mi guardava"

Valentina ha 35 anni, è originaria delle Marche e dal 2019 vive a Roma, nel suo 'quartiere del cuore'. Che ora ha deciso di lasciare, traumatizzata: "È tornato invivibile"

"Sapevo che prima o poi sarebbe successo, e alla fine è successo". Valentina è un’illustratrice di 35 anni, su Instagram sono oltre mille le persone che seguono il suo progetto artistico, è originaria delle Marche e nel 2019 si è trasferita a Roma per un master. Per vivere aveva scelto il Pigneto, "il mio quartiere del cuore", ed è proprio al Pigneto che qualche giorno fa ha vissuto un’esperienza traumatizzante: un ladro si è introdotto nella sua stanza passando dalla finestra e ha fatto razzia di tutto ciò che aveva di più prezioso, primo tra tutti il computer su cui aveva salvato la tesi necessaria per sostenere la prova da docente.

Un furto che l’ha scossa nel profondo, e che l’ha spinta anche a cercare una nuova casa "perché io non mi sento più sicura. Ho sempre difeso il Pigneto, ma dopo il covid è tornato a essere il Bronx: la situazione è invivibile".

Raggiungiamo Valentina al telefono, in una giornata torrida dedicata proprio alla ricerca spasmodica di un nuovo alloggio. È lei a raccontarci il risveglio da incubo della scorsa domenica: "Abito al Pigneto da quasi 4 anni, mi sono trasferita per fare un master e sono rimasta, era il mio sogno. Ho iniziato a lavorare in Accademia di Belle Arti, sono un’illustratrice e una docente precaria, ho insegnato anche al liceo di Ripetta. Amo il Pigneto, l’ho sempre amato e l’ho sempre difeso, ma negli ultimi tempi la situazione è nuovamente e drasticamente peggiorata". 

"Mi sono risvegliata come da un coma, sul pavimento ho visto un uomo che mi guardava"

"Temevo sarebbe prima o poi successo qualcosa, e domenica mattina è successa - racconta Valetina - Ero appena rientrata da Palermo per un evento culturale, volevo riposare, ero molto stanca, ma d’estate fa caldo, magari ho chiuso male il gancetto della finestra. So solo che ho aperto gli occhi alle 6 di mattina e ho visto una persona sul pavimento della mia stanza".

La 35enne, piuttosto conosciuta per il suo lavoro come illustratrice, ricorda quella sensazione strana "di risvegliarmi da una sorta di coma profondo, non capivo dov’ero, non sapevo nulla", che le ha fatto pensare a posteriori di essere stata in qualche modo drogata, lei come il suo coinquilino “che non si è accorto di nulla neanche lui. I ladri sono entrati dalla mia finestra, sono andati nella sua stanza, in cucina, hanno aperto cassetti e armadi - ricorda - Mi hanno preso il computer e il nuovo iPad con cui lavoro per i miei progetti di grafica, mi hanno preso il telefono che stava sul comodino, lo hanno staccato dalla carica, e altri oggetti che stavano sempre nel comodino".

"Non mi sono accorta di nulla - ribadisce Valetina - Hanno preso i contanti, parecchi, che avevo nel cassetto per pagare l’assicurazione della macchina, e poi occhiali da vista, bigiotteria. Quando ho parto gli occhi sono rimasta immobile, subito pensavo di stare sognando, poi ho pensato fosse il mio coinquilino. In quella penombra ho visto un uomo esile, piccolo, dalla carnagione olivastra. Lì per lì non ho saputo reagire, ci siamo guardati e lui ha continuato a prendere cose per terra. Quando ho realizzato mi sono alzata di scatto sul letto e ho urlato, e lui si è buttato dalla finestra: io sto al piano rialzato".

"Il Pigneto è ridiventato il Bronx: non posso più restare lì a vivere"

Superato lo choc iniziale Valentina ha fatto la conta dei danni, poi ha sporto denuncia in commissariato e ha subito lasciato l’appartamento. Ci è tornata qualche notte fa, ma la paura non l’ha fatta dormire: "Non posso più restare lì, né in quella casa né nel quartiere. Ho sviluppato un’ansia fortissima, se qualcuno mi si avvicina troppo in metro ho un attacco di panico - rivela ancora - In più sto facendo il concorso per docenti e non ho più il materiale cui ho lavorato per mesi, era tutto pronto. Quanto è accaduto mi ha tolto la pace e mi ha tolto l’amore per il quartiere, non sono tranquilla la sera, visto che hanno trovato contanti magari pensano che quotidianamente ci siano soldi, magari mi seguono".

Valetina è ormai rassegnata: "Nel mio palazzo due mesi fa una ragazza è stata picchiata per un cellulare, l’ho vista io stessa dalla finestra riversa per terra, urlare. Ieri ho trovato un senzatetto che dormiva con la birra in mano sulle scale, non si sa neppure come sia riuscito a entrare. Non posso più andare avanti così, il Pigneto è diventato invivibile. Vedo con i miei occhi quotidianamente lo spaccio, gente che fuma il crack sotto la finestra, tutti i giorni e tutte le notti accoltellamenti, bottiglie spaccate, risse. Non faccio altro che chiamare la polizia, ma della situazione sono tutti ben consci".

La raccolta fondi e la ricerca di un nuovo alloggio

Valentina ha lanciato una raccolta fondi su gofundme (che ha già raggiunto e superato la cifra che si era prefissata) per chiedere aiuto per ripartire, per acquistare un nuovo computer e la strumentazione che le serve per lavorare e soprattutto per trovare una nuova casa. Il problema è che oggi è precaria e non ha busta paga: "Come illustratrice freelance guadagno, ma non ho contratti e buste paga per dimostrarlo - spiega - Non so come andrà il concorso, spero a settembre di poter iniziare a lavorare, ma sino ad allora non posso vivere dove vivo ora. Sto cercando un alloggio non troppo costoso, anche in condivisione, tra San Giovanni e San Paolo. Ho amiche che hanno genitori lì e mi sento un po’ più tutelata, a Roma non ho nessuno".

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