Torpignattara: dna su borsa, banconote e caschi. Si stringe il cerchio sui killer
In mano agli investigatori potrebbero esserci già degli identikit. Si tratterebbe di due cittadini del Maghreb. Ad incastrarli ci sarebbe anche un video. Il fatto però non ha per ora ricevuto conferme
Il dna sulla borsa, sui caschi e sulle banconote. Le tracce di sangue sui soldi abbandonati nel casolare. Forse un video, con gli attimi della fuga a bordo del SH300 rubato. Il puzzle che dovrebbe portare alla cattura dei killer di Zhou e della sua piccola Joy è ormai quasi del tutto composto, tanto che in mano agli investigatori potrebbero esserci già degli identikit. Si tratterebbe di due immigrati maghrebini che i carabinieri starebbero cercando con la speranza che non abbiano già preso un treno per chissà dove o peggio ancora una nave che li ha portati lontani dall'Italia.
I SOLDI ABBANDONATI – Il puzzle ricomposto contiene delle risposte a quelli che erano fino a ieri dei misteri. Perché i rapinatori hanno abbandonato i soldi? Da un lato le tracce su molte banconote le hanno rese di fatto non spendibili. Dall'altro il passaggio nel casolare di via Fieramosca, dove la borsa è stata ritrovata, è quasi un “obbligo” per i rapinatori. Qui infatti spesso i rapinatori scaricano la refurtiva che scotta per farla “raffreddare” per poi recuperarla quando la pressione delle forze dell'ordine si allenta. Probabile quindi che i rapinatori volessero solamente far scemare l'attenzione nei loro confronti e poi recuperare, in tranquillità, i soldi.
VIDEO - In mano ai militari ci sarebbe (le conferme però in proposito mancano) un video che riprende i killer sullo scooter. Dalle immagini si sarebbe riusciti a capire che il mezzo utilizzato è un SH300 rubato in autunno. Riconosciuti anche i caschi, identici a quelli abbandonati nei pressi di via Fieramosca.
IL PROFILO – Dai caschi, come dalle banconote e dalla borsetta, è stato estratto del codice genetico che sarà fondamentale per risalire ai killer. L'attività del Ris ora è rivolta ad isolare il Dna delle vittime da quello dei rapinatori. Questi ultimi però non sarebbero più cercati tra i tossicodipendenti della zona, ma tra gli immigrati. Si ipotizza in particolare un legame tra l'attività di money transfer e i due rapinatori. In pratica è possibile che quelli che poi sono diventati killer possano essere dei clienti di Zhou e per questo informati sull'enorme quantità di denaro in possesso del 31enne cinese.