Cadavere nel Tevere a Ponte Testaccio: identificata la vittima
Si tratta di un 50enne romano
Lo hanno identificato grazie ad una scheda Sim di vecchia generazione che si trovava nel telefono cellulare che aveva in tasca. Così i carabinieri della Stazione Roma Aventino assieme a quelli del Nucleo Investigativo di via in Selci, hanno risolto il giallo dell'uomo trovato morto dopo essersi gettato nel Tevere nella zona del Ghetto Ebraico. Si chiamava Lorenzo R., ed era un senza fissa dimora romano di 50 anni.
Identificazione da parte della sorella
Identificato dagli investigatori, il 50enne viveva per strada ed aveva una sorella residente nella Capitale. Contattata dai carabinieri la donna dovrà fare formale identificazione del corpo del fratello. La tragedia si era consumata intorno alle 23:00 di lunedì 4 dicembre quando un cittadino cileno allertò i soccorritori dopo aver visto un uomo con le gambe a penzoloni sulla banchina del Tevere.
Trovato cadavere a Ponte Testaccio
Nonostante l'allarme ai soccorritori e l'arrivo sul posto della squadra fluviale dei vigili del fuoco e dei carabinieri della Stazione Roma Aventino, i soccorritori nulla hanno potuto per salvare l'uomo. Lo stesso infatti, dopo essere stato notato dal cittadino sudamericano, si è lasciato cadere nel Tevere. Trascinato dalla corrente del fiume è stato poi recuperato sotto al Ponte Testaccio già privo di vita. Senza documenti, l'uomo è stato identificato dagli investigatori grazie alla Sim ritrovata all'interno del cellulare di vecchia generazione che aveva in tasca.