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Cronaca

Guido Reni, minorenni vandalizzano mostra: 10mila euro di danni. "I genitori non vogliono pagare"

Il produttore londinese della mostra ha chiesto il ritiro immediato da Roma dell'evento espositivo

Ammontano a poco meno di 10mila euro i danni quantificati a Scientopolis, mostra dedicata agli esperimenti sulla scienza nell'ambito della quale domenica scorsa sono state vandalizzate 7 postazioni interattive su 50 presenti da una dozzina di minori dell'Infernetto.

Per scongiurare ulteriori danneggiamenti il produttore londinese World Touring Exhibitions ha chiesto il ritiro immediato da Roma dell'evento espositivo. Oggi la mostra allestita al Guido Reni District ha aperto regolarmente i battenti ai visitatori con alcune postazioni ancora transennate, ma è iniziata una trattativa serrata fra la società inglese produttrice e le società promoter locali, Venice Exhibition srl e Time4Fun srl, che chiedono invece di protrarre la permanenza almeno fino all'Epifania.

"La produzione londinese teme ulteriori danni e vuole ritirare da Roma la mostra interattiva Scientopolis, ma anche la vicina mostra Brikmania, prodotta dalla stessa società, quest'ultima per il danno da oltre mille euro subito a metà ottobre dalla riproduzione del Titanic in mattoncini Lego", spiegano gli organizzatori dal Guido Reni District. 

Danni al Guido Reni District

Intanto per le postazioni ancora transennate lo staff tecnico st tentando un ripristino a tempi da record ed gli organizzatori stanno avviando le pratiche assicurative. "Stiamo valutando con i nostri legali le strade da percorrere - aggiungono - i genitori di alcuni dei protagonisti degli atti vandalici ci hanno fatto sapere che non sono disposti a pagare eccependo che secondo loro le attrazioni erano già danneggiate".

"Sappiamo che proprio negli spazi del Guido Reni c'era un progetto ben più articolato di Città della Scienza appoggiato dai comitati e associazioni di quartiere che in qualche maniera abbiamo anticipato allestendo Scientopolis - concludono gli organizzatori - ma non ci aspettavamo di fare da test di resistenza delle strutture ante litteram. I produttori di Londra non riescono a capacitarsi dell'accaduto visto che di fronte ad ogni postazione interattiva è chiaramente spiegata la modalità di utilizzo della stessa, ma evidentemente qui a Roma non è bastato".

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