Truffe organizzate con i reperti archeologici: arresti e perquisizioni
Una banda "invecchiava" ad arte i reperti archeologici che poi venivano acquistati da collezionisti. Uno di loro ha pagato oltre 600mila euro per un centinaio di oggetti contraffatti
Giro di vite per i falsari di reperti archeologici: la guardia di finanza sta eseguendo numerosi arresti e perquisizioni nei confronti di una banda dedita alla truffa e alla contraffazione di reperti archeologici. Un collezionista, caduto nella rete della banda, ha acquistato centinaia di reperti abilmente contraffatti pagandoli oltre 600mila euro.
La banda si era fatta consegnare dal collezionista anche beni di valore (mobili d'antiquariato e gioielli) in permuta per l'acquisto delle opere contraffate. I reperti venivano invecchiati utilizzando degli apparecchi radiologici di uno degli indagati, di professione infermiere. (Fonte Ansa)