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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'Ordine Ario Romano, così istigavano sui social violenze contro ebrei e extracomunitari

Sono state individuate due pagine Facebook e una community VK riconducibili alla sigla 'Ordine Ario Romano', oltre ad un gruppo WhatsApp denominato 'Judenfreie Liga (O.A.R.)

Propaganda di idee naziste e antisemite, video dal contenuto razzista, tesi negazioniste e istigazione a commettere azioni violente contro ebrei ed extracomunitari. Sono queste le accuse nei confronti di 12 soggetti tra i 26 e i 62 anni, sei di questi tra Roma e provincia, ritenuti appartenenti ad un'organizzazione chiamata 'Ordine ario romano' e indagati nell'ambito di un'inchiesta della procura di Roma che ha portato all'emissione di altrettante misure cautelari.

I Ros dei Carabinieri e la Procura di Roma hanno così smantellato il gruppo di ispirazione antisemita, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Cagliari, Cosenza, Frosinone, Latina, L'Aquila, Milano, Roma e Sassari. Nei confronti dei 12 indagati ci sarà l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziari per i reati di "associazione finalizzata alla propaganda e all'istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa".

Le indagini, secondo quanto apprende RomaToday, sono state avviate nel novembre 2019 e si collocano in una più ampia "strategia di contrasto ai fenomeni estremistici a vocazione suprematista" che la Procura di Roma sta svolgendo nella Città Eterna, avvalendosi del Reparto Anticrimine della Capitale. 

Le attività investigative hanno evidenziato l'esistenza e l'operatività del gruppo 'Ordine Ario Romano'. I dodici pubblicavano sui social scritti, video e immagini dal contenuto razzista e discriminatorio, di ispirazione nazionalsocialista, antisemita e negazionista, nonché afferenti a tesi complottiste nei confronti del popolo ebraico. Sono state individuate in particolare due pagine Facebook e una community VK riconducibili alla sigla 'Ordine Ario Romano', oltre ad un gruppo WhatsApp denominato 'Judenfreie Liga (O.A.R.)'.

Non solo. Sono state registrate "condotte di istigazione a commettere azioni violente all'indirizzo di persone di origine ebraica ed extracomunitari, nonché attività di pianificazione, ancora in uno stato embrionale, di una specifica azione ai danni di una struttura della Nato". Attacchi - mai avvenuti - che però avrebbero visto l'utilizzo di ordigni esplosivi artigianali confezionati "attraverso istruzioni reperite sul web e con la collaborazione di alcuni militanti appartenenti a omologhi sodalizi stranieri, attivi in Portogallo", spiegano dal reparto speciale dell'Arma. 

Tanti sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal Ros, grazie al lavoro di ricerca svolto dal Reparto Indagini Telematiche, unità specializzata nelle investigazioni telematiche e web, che ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social del gruppo. Contestualmente alle misure cautelari, sono state eseguite numerose perquisizioni.

A commentare l'operazione ci ha pensato Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma: "Il mio ringraziamento alla Procura di Roma e al Ros per l'operazione di questa mattina che ha portato allo smantellamento di un gruppo antisemita che voleva colpire ebrei ed extracomunitari. Questo dimostra come l'antisemitismo sui social è spesso organizzato in maniera scientifica, ed è preludio a forme di violenza più gravi. È da tempo che invitiamo a riflettere su come esista una strategia ben precisa dei gruppi nazifascisti e negazionisti per inondare i social di contenuti razzisti e antisemiti al fine di creare il clima per degli attacchi fisici. Dobbiamo mantenere alta l'attenzione affinché il web non diventi punto di ritrovo e di proselitismo dei gruppi suprematisti".

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