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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Una valanga sul Gran Sasso uccide due escursionisti romani

La slavina si è staccata da un costone di Campo Imperatore. A perdere la vita Francesca Laera, architetto 35enne e Franco Mataloni impiegato 48enne. Illeso un terzo escursionista che si era avventurato con loro

Due romani hanno perso la vita ieri pomeriggio sul Gran Sasso a causa di una slavina. Le due vittime sono Francesca Laera, architetto 35enne e Franco Mataloni impiegato 48enne. I due stavano percorrendo a piedi il sentiero estivo in direzione del Corno Grande, insieme ad un terzo alpinista, Antonio Leone rimasto fortunatamente illeso.

La valanga si è formata tra Monte Aquila e Monte Portella, con un fronte di 150 metri è partita da 2.400 metri di altezza ed è arrivata fino a 2.100, trascinando i tre a valle.

I tre escursionisti romani, tutti iscritti al Cai, si erano messi in cammino, piccozza e ramponi, e stavano percorrendo un tratto innevato nei pressi dell'Osservatorio astronomico e del rifugio Duca degli Abruzzi. Solo Antonio Leone, è riuscito ad uscire dalla neve e a mettersi in salvo per chiedere aiuto. Immediatamente si è mobilitato il personale del soccorso alpino che stava conducendo un esercitazione nel vicino Monte Cristo.

Il fatto si è verificato intorno alle 13. A rendere più difficili le operazioni di recupero, il fatto che i due erano sprovvisti del sistema di ricognizione Arva. Il cadavere donna è stata ritrovata verso le 16 con l'aiuto delle unità cinofile, l'uomo ' il cui corpo era rimasto piu' in profondità ' e' stato ritrovato grazie alle operazioni di sondaggio.

A provocare la valanga, secondo il soccorritori, è stato il peso stesso degli escursionisti che avrebbe rotto i legami tra gli strati di neve fresca, caduta negli ultimi giorni e quella più in profondità.

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