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Bimba morta a Tor Vergata: dubbi sul catetere utilizzato

Secondo alcune indiscrezioni ne sarebbe stato usato uno per adulti al posto di quello per bambini in quel momento indisponibile. Nessun indagato, il fascicolo per il momento è ancora contro ignoti. Sospeso un anestesista

Un catetere per adulti al posto di quello per i bambini, perché in quel momento non disponibile. Questa una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti per comprendere cosa abbia causato la morte di Gloria Ascia, morta lo scorso 11 settembre dopo un'operazione di tracheotomia al Policlinico Tor Vergata di Roma. Per il momento non ci sono ancora indagati nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Roma della bambina di 2 anni e mezzo arrivata da Gela per operarsi al PTV. Domenica si sono svolti i funerali in Sicilia.

FASCICOLO CONTRO IGNOTI - Il magistrato che ha disposto il sequestro del catetere venoso ha affidato ai carabinieri del Nas che partecipano all'inchiesta una serie di verifiche e di controlli disponendo anche accertamenti sul catetere venoso. Sempre i Nas stanno completando l'identificazione dei medici e degli infermieri e di chiunque abbia partecipato all'intervento sulla bambina. Il fascicolo per il momento è rubricato contro ignoti e il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. Per il momento il pubblico ministero Pantaleo Polifemo al quale è affidata l'inchiesta è fuori Roma e gli atti urgenti dell'indagine sono stati disposti dal pubblico ministero Maria Bice Barborini.

ACCERTAMENTI SUL CATETERE - Accertamenti sul catetere venoso centrale, utilizzato nel corso dell'intervento alla bambina di due anni poi deceduta nel policlinico di Tor Vergata sono stati disposti dalla procura di Roma per stabilire se le dimensioni dello strumento fossero compatibili con quelle della bambina. Il catetere è stato sequestrato dai carabinieri del Nas nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo.

SOSPESO UN ANESTESISTA - Intanto il direttore generale del Policlinico Tor Vergata di Roma, Enrico Bollero, ha sospeso un anestesista che ha preso parte all'intervento che ha portato alla morte la piccola Giulia, la bimba di due anni e mezzo morta nei giorni scorsi nel corso di un'operazione preparatoria al trapianto di midollo osseo. "Rispetto a questa giusta richiesta di giustizia - afferma Bollero nel corso di un intervento telefonico alla trasmissione 'La vita in diretta' su Rai 1, rispondendo alla mamma della piccola Giulia - abbiamo cominciato a rispondere con un atto concreto: la sospensione di un anestesista. Se ci sono ulteriori corresponsabili saremo assolutamente rigorosi perche' queste cose non debbono mai piu' avvenire e non dovevano avvenire". "Ho nominato - ha spiegato ancora Bollero - una commissione di qualificati e riconosciuti professionisti esterni alla struttura - ha concluso - nelle persone del professor Pirozzi, capodipartimento di Anestesia del Bambin Gesù, del professor Inserra, primario di chirurgia generale e toracica del Bambin Gesù, e del professor Marsella, medico legale''.

PRIMARIO SUL CATATERE - "Dalla relazione della direzione sanitaria - ha aggiunto Bollero - mi è stato certificato che il catetere era pediatrico. Mi sembrerebbe assurdo che trattandosi di un bambino di due anni e mezzo un qualunque medico possa prestarsi a fare un intervento di questo tipo con un catetere da adulto''. "Esprimo tutta la vicinanza di tutto l'ospedale ma voglio garantire soprattutto che sarà fatta piena luce con trasparenza e rigore. Se saranno ravvisate mancanze saranno inderogabilmente puniti i responsabili".

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