Tribunale: gli avvocati si rivolgono al Tar contro riduzione orari
Gli avvocati si rivolgono al Tar contro l'introduzione sperimentale fino alle fine dell'anno che riduce gli orari di apertura al pubblico degli uffici e della cancelleria di piazzale Clodio
Polemiche per i provvedimenti presi dal presidente e dal dirigente amminsitrativo del Tribunale di Roma che riducono in maneria sperimentale l'orario di apertura al pubblico delle cancellerie e degli uffici della sede giudiziaria capitolina. Un gruppo di avvocati, tra i quali il consigliere dell'ordine Mauro Vaglio, il delegato romano dell'Oua Antonino Galletti, l'ex presidente del Consiglio forense Alessandro Cassiani e i consiglieri Pietro Di Tosto e Donatella Ceré, si è rivolto al Tar del Lazio e l'udienza di discussione è fissata il 7 dicembre. I provvedimenti contestati fissano in tre ore giornaliere, fino alla fine dell'anno, l'apertura al pubblico delle cancellerie e degli uffici, una "limitazione" che, secondo i ricorrenti, "comporta un notevole accumulo di lavoro da concentrarsi in un ristretto lasso di tempo e ore di fila e di attesa per i cittadini" e comporta inoltre per gli avvocati "un ostacolo all'esercizio della professione, esponendoli a responsabilità rilevanti per eventuali decadenze".
"Agiamo nel legittimo interesse a difendere la nostra professionalità - ha detto l'avvocato Galletti - ma soprattutto nell'interesse dei cittadini che rappresentiamo. Non è addotta alcuna ragione di 'particolare urgenza' o 'straordinaria necessità' a supporto della limitazione degli orari. Siamo certi che il Tar riuscirà a liberarci dal triste primato d'essere il Tribunale più grande d'Europa e, al contempo, il meno accessibile ai cittadini". "In definitiva - ha aggiunto l'avvocato Vaglio - la 'sperimentazione' sugli orari si rivelerà forse addirittura inutile e si risolverà, infine, con il prevedibile ritorno alla 'normalità' da gennaio, dopo avere provocato immotivatamente il 'rallentamento' all'attività giudiziaria tutta e degli avvocati". (Fonte Ansa)
