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Cronaca Tor Bella Monaca

Il tribunale conferma la sorveglianza speciale a Giuseppe Moccia: "Elevata pericolosità sociale"

Nei confronti di Moccia il pubblico ministero, dopo gli accertamenti svolti dalle forze dell'ordine, ha chiesto l'esecuzione della misura di prevenzione ritenendo "perdurante la spregiudicatezza e la pericolosità sociale"

È stata confermata dal tribunale di Roma la sorveglianza speciale per tre anni e sei mesi con l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza per Giuseppe Moccia, coinvolto in passato in diverse indagini per droga, protagonista dell'aggressione a Tiziana Ronzio e ferito in un agguato in via dell'Archeologia quando da uno scooter, un uomo gli sparò 4 colpi pochi giorni dopo la sua scarcerazione. 

"Dagli atti esaminati emerge con chiarezza la incontestabile attuale elevata pericolosità sociale del Moccia che, in tutte le vicende in cui è stato coinvolto dopo la sua scarcerazione - si legge nel provvedimento - ha manifestato un elevato livello di aggressività e violenza" con "atteggiamenti minacciosi e prevaricatori, manifestando comportamenti di aperta sfida verso i suoi interlocutori e le vittime delle sue condotte, vantandosi del suo passato criminale, utilizzato per incutere timore e indurre le persone a sottomettersi alle sue pretese e alla sue accese intemperanze".

Il nome del trentanovenne, finito al centro di diverse indagini e ferito un anno fa con un colpo di pistola a Tor Bella Monaca, era tornato di recente sulle cronache dopo lo sgombero dello scorso settembre di alcuni appartamenti Ater occupati abusivamente: in uno di questi i carabinieri trovarono Moccia con la moglie. Giuseppe Moccia, la madre e la compagna, che abitavano lì erano morosi. Non solo. In casa, infatti nascondevano 29465 euro. Quell'appartamento, seppur sgomberato, per mesi nessuno lo ha voluto.

Dopo le denunce dei residenti e l'articolo di RomaToday del 4 febbraio l'appartamento è stato assegnato. A confermalo, fonti dell'assessorato alle politiche abitative del comune di Roma coordinato da Tobia Zevi. L'assegnazione è stata fatta per "cambio alloggio", ad una famiglia che ora potrà vivere nella casa che ha cinque stanze all'interno 70, del 13esimo piano della 'torre della Legalità' di via Santa Rita da Cascia.

Prima del blitz che aveva consentito di liberare il suo appartamento, Moccia aveva partecipato all'aggressione ai danni di Tiziana Ronzio, presidente della associazione 'Tor più bella', già premiata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella come ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo impegno nella riqualificazione di Tor Bella Monaca.

Inoltre è emerso dalle informative trasmesse dai carabinieri che il trentanovenne, dopo la scarcerazione, era stato denunciato anche per minaccia e violenza a pubblico ufficiale, gli è stata contestata anche l'inosservanza ai provvedimenti anti covid e la guida senza patente. Nei confronti di Moccia il pubblico ministero, dopo gli accertamenti svolti dalle forze dell'ordine, ha chiesto l'esecuzione della misura di prevenzione ritenendo "perdurante la spregiudicatezza e la pericolosità sociale del Moccia". Richiesta accolta dal tribunale con la misura notificata dai carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca.

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