Suv sfonda vetrina e uccide donna, un ferito: "Miracolo, al suo posto dovevo esserci io"
L'uomo, Alberto Remiddi, 81 anni, aveva ceduto il suo posto alla vittima, Giuliana Dionisi, travolta dal suv dentro l'Unicredit a Velletri, proprio nell'istante in cui si è alzata dalla sedia
"Sono salvo per miracolo, al posto di quella donna dovevo esserci io". Alla dinamica già assurda dell'incidente di questa mattina a Velletri, si aggiunge un altro, raggelante, dettaglio. Il suv che ha sfondato la vetrina dell'Unicredit di piazza Cairoli ha travolto e ucciso Giuliana Dionisi, 71 anni, nell'esatto istante in cui si alzava dalla sedia per avviarsi a ritirare la pensione. Ma lei non doveva essere in piedi.
Il turno allo sportello era quello di Alberto Remiddi, 81 anni, tra i feriti dello stesso incidente. Per galanteria aveva ceduto il suo posto alla signora Dionisi. E ora, dal suo letto d'ospedale, non si dà pace. I sensi di colpa lo attanagliano. È ancora steso sul lettino del pronto soccorso, sotto l'attento controllo dei medici che monitorano le sue condizioni.
La moglie e i due figli lo aspettano poco fuori del pronto soccorso. "Ci ha raccontato - dicono - che, con un atto di galanteria, ha ceduto il suo posto alla signora che è stata travolta proprio mentre stava alzandosi per andare alla cassa. "Ora è sotto il controllo dei medici - continua la moglie - ma non riesce a darsi pace. Questa mattina, uscendo di casa gli ho chiesto se avesse voluto un aiuto e lui mi ha risposto quasi piccato: 'ce la faccio da solo, grazie'".