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Cronaca

Buche sull'asfalto e sampietrini pericolosi, il Giro d'Italia finisce prima per motivi di sicurezza

Protesta dei corridori: troppi rischi. L'organizzazione decide di fermare i cronometri al terzo dei dieci giri previsti. Si corre solo per la vittoria di tappa

Clamoroso al Giro d'Italia. I sampietrini sconnessi e le buche sull'asfalto hanno scatenato la protesta dei corridori che, per evitare rischi, hanno chiesto di neutralizzare gli ultimi passaggi ai fini della classifica finale. Inizialmente la giuria si è rifiutata, accettando una neutralizzazione del solo ultimo passaggio.  Ne è nata una protesta spontanea di tutto il gruppo, alle prese con molte forature. L'intera carovana avrebbe addirittura minacciato di fermare la gara. Particolarmente accesa l'interlocuzione degli uomini di classifica.

Alla fine la giuria si è "piegata" decidendo di fermare il cronometro per la classifica generale al terzo giro. Si corre quindi solo per il successo di tappa. Per gli uomini di classifica si tratta di una passerella.

Nei fatti il Giro d'Italia finisce 7 giri prima e Chris Froome è ufficialmente il vincitore. I tempi, quelli validi per la classifica finale, verranno presi al termine del terzo e quello sarà il cronometro definitivo del Giro d'Italia. I rimanenti sette saranno così neutralizzati. I traguardi volanti (alla fine del 4° e del 6°) varranno solo per la classifica della maglia ciclamino. 

Nella sostanza si è trattato di una richiesta dei big che mentalmente e nella sostanza hanno chiuso la propria corsa rosa ieri. Oggi si pensava alla più classica delle passerelle, ma la difficoltà del percorso - per tre quarti su sampietrini - ha sorpreso i corridori di classifica che si sono ritrovati davanti ad una "tappa vera", con il pericolo forature e il concreto rischio di veder sfumare la fatica di 20 tappe per un percorso che non si aspettavano così complesso.

A gara in corso per il successo di tappa, il senatore Pd Bruno Astorre commenta: "Mentre la sindaca Raggi si dichiarava soddisfatta del lavoro svolto dall'amministrazione, i corridori protestavano per lo stato del manto stradale del tracciato sino a ottenere una riduzione dei giri. Non c'è che dire, l'ennesima pessima figura internazionale per la Capitale d'Italia della quale possiamo ringraziare la sindaca e tutto il suo staff pentastellato. Non oso pensare a come potrebbero ridurre il Paese".

La deputata del Pd Patrizia Prestipino parla di "figuraccia in mondovisione! Fossimo in un'epoca politica normale, a cominciare dal Sindaco fino all'assessore ai Lavori Pubblici, l'intera squadra di governo rassegnerebbe le dimissioni per manifesta incapacita'. Ma anche stavolta, lo sappiamo gia', sara' colpa di chi 'c'era prima'". 

Fabio Rampelli, capogruppo FdI alla Camera: "Che vergogna, il Giro d'Italia fermato dalle buche mai riparate dai grillini. Grazie alla Raggi l'ultima tappa diventa... 'toppa d'Italia'. Roma colleziona un'altra gaffe mondiale". 

Sorprende invece il commento di Roberto Calderoli, leghista e vice presidente del Senato nonché prossimo alleato di governo del Movimento Cinque Stelle: "Nessuno dei corridori della carovana rosa si è lamentato quando si è inerpicato sulle mulattiere sul passo alpino del Colle delle Finestre, in compenso oggi i corridori si sono rivoltati e si sono rifiutati di correre sulle strade del centro di Roma, per via delle troppe buche, e li possiamo ben capire. A questo punto la giunta Raggi, dopo aver pensato alle pecore per tosare l'erba del verde pubblico, perchè non valuta di mettere a disposizione anche un mulo per ciascuna famiglia per andare al lavoro in centro... Pensate che immagine ha dato anche oggi, in mondovisione, la Capitale d'Italia...". Ricordiamo che Salvini qualche giorno fa aveva detto di non aver visto buche a Roma. Sulla stessa linea di Calderoli anche Barbara Saltamartini: "Da caput mundi a capitale mondiale delle brutte figure: con il pasticcio dell'ultima tappa del Giro d'Italia, con le buche e il pessimo stato del manto stradale che hanno 'accorciato' la corsa, l'amministrazione Raggi si conferma un fallimento totale. Roma non merita questo".

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