rotate-mobile
Cronaca Lungotevere Castello

La Girandola brillerà su Castel Sant'Angelo per la festa di san Pietro e Paolo

Uno spettacolo che affonda nella storia le sue radici. Tornata in auge dal 2008, la Girandola brillerà anche quest'anno, dalle 21.30 di sabato 29 giugno, sul cielo sopra Castel Sant'Angelo

La Girandola infuocata su Castel Sant'Angelo. Uno spettacolo di luci e colori che affonda le sue radici in tempi antichissimi, nato nel 1481 per omaggiare il pontificato di Sisto IV e sfuggito alla corrosione del tempo. Nel giorno dei Santi Pietro e Paolo, Roma festeggia i suoi Patroni con il tripudio di luci che, tradizione tramanda, fu ideato dal grande Michelangelo.

IL 29 GIUGNO ALLE 21.30 - Quest'anno, il 29 giugno, i fuochi d'artificio brindano all'elezione di Papa Francesco e sostengono l'acquisto di attrezzature per il reparto di Neonatologia dell'ospedale Bambino Gesù. Lo spettacolo pirotecnico avrà inizio alle 21.30 e, come in ogni teatro che si rispetti, esistono poltrone migliori da cui godersi l'esibizione: Ponte Sant’Angelo, Lungotevere Tor di Nona, Lungotevere Altoviti, Ponte Vittorio Emanuele II, Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, Ponte Umberto I e via del Banco di Santo Spirito.

SECULA SECULORUM - Dal 1481 al 1870. Poi dal 2008 al 2013: la Girandola non può essere soltanto il consueto spettacolo di fuochi d'artificio a conclusione di una festa popolare. E', e deve essere, molto di più. E' tradizione, è storia. Una storia affascinante se si pensa che quelle luci sono state riflesse dagli occhi estasiati dei romani del Rinascimento e della Rivoluzione Industriale, dell'Illuminismo e del Risorgimento. Ultimo anno prima della sospensione, il 1870: data della Presa di Roma, della Breccia di Porta Pia. Secoli e epoche diverse hanno contemplato lo stesso cielo infuocato.

OGGI - Nel 2008, grazie allo studio storico-filologico di Giuseppe Passeri del Gruppo IX Invicta, la Commissione Cultura di Roma Capitale ha ripristinato la Girandola romana, così che anche la nostra era potesse apprezzare “La Meraviglia del Tempo”. 

TRADIZIONE E MODERNITA' - In questi cinque anni i fuochi su Castel Sant'Angelo sono tornati ad essere tradizione. Una tradizione speciale. Che fonde il genio del passato alla tecnologia della modernità. Dalla creatività di Michelangelo, ai perfezionamenti di Bernini. Dalle parole di Dickens alle rime del Belli. Dalle stampe di Piranesi ai dipinti di grandi artisti di un tempo. Fino ad oggi. Con oltre cinquecento monogetti a sequenza, duecento candele romane e fontane falistranti. Un presente che si concilia con la storia, ma che vuole anche "fare la storia", dare il proprio contributo. Ecco dunque  le miscele dei fuochi secondo i dettami e le indicazioni dei mastri antichi. Ma ecco anche il sofisticato apparato con centraline radio per l’accensione dei fuochi, diciotto tecnici ed un progettista che da solo copre il lavoro un tempo svolto da cento uomini.

CONTINUITA' E IDENTITA' - Non sarà dunque un semplice spettacolo pirotecnico. La Girandola sarà un incontro col passato e al tempo stesso un'affermazione del presente, un segno di continuità e una scelta di identità. In ogni caso: un'emozione per gli occhi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Girandola brillerà su Castel Sant'Angelo per la festa di san Pietro e Paolo

RomaToday è in caricamento