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Cronaca Monti / Via Cavour

Scattone professore al Cavour: "E' un liceo come un altro. Sono innocente"

Lo ha affermato Giovanni Scattone in un'intervista rilasciata al Messaggero. L'uomo, condannato per l'omicidio di Marta Russo, da poco insegna storia e filosofia nel liceo dove ha studiato la vittima

E' la legge e la pena è già stata scontata. Per qualcuno un caso, per altri una fatale persecuzione. Di fatto nessuno può opporsi anche se la notizia ha sconvolto molti: Giovanni Scattone, condannato con sentenza definitiva per l'omicidio di Marta Russo, studentessa all'università La Sapienza, dall'inizio dell'anno insegna storia e filosofia nel liceo frequentato dalla vittima, il Cavour. Una persecuzione del destino? Così l'ha definita la madre di Marta, Aureliana Russo, che si è mostrata tristemente rassegnata all'idea. A lei, e a tutti coloro che si sono detti scandalizzati dalla circostanza, Giovanni Scattone ha risposto sulle colonne del Messaggero. 

"Non ho alcuna intenzione di lasciare il liceo Cavour, è una scuola come tante altre, ho la coscienza pulita, perché sono innocente e con l'omicidio di Marta Russo io non c'entro". Così ha detto Scattone nell'intervista al quotidiano. "Il fatto che Marta Russo abbia studiato al liceo Cavour non mi crea alcun problema perché, lo ripeto, sono innocente - afferma Scattone che ha ottenuto una supplenza per la cattedra di filosofia - . Sono un precario, ho bisogno di lavorare". Scattone però fa sapere di avere "un ottimo rapporto" con genitori e studenti della scuola a conoscenza della sua storia, mentre dei genitori della studentessa afferma che "sono sempre stati colpevolisti e questo per me è un grande dolore". A qualcuno che potrebbe sentirsi intimorito, invece, risponde: "evidentemente non mi conoscono, non sanno chi sono veramente".
 

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