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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Tor de' Cenci / Via di Malafede

Albero killer sulla Colombo: si indaga per omicidio colposo

Il procuratore Laviani e il sostituto Paoletti hanno aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo. Su GoogleStreetView un'immagine mostra il pino legato ad un cartellone pubblicitario

Settembre 2012. L'auto di Google passa sulla Colombo ed immortala i tanti pini. Dicembre 2013, 15 mesi dopo, uno di quei pini immortalati legati ad un cartellone pubblicitario, è diventato protagonista della cronaca. E' infatti l'albero che ieri, primo dicembre è caduto, uccidendo il 42enne Gianni Danieli. E su quell'albero e sulle sue condizioni si concentreranno a breve le attenzioni dei magistrati. L'incidente è infatti finito in Procura e i magistrati titolari del fascicolo, il  procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e al sostituto Alberto Pioletti, hanno deciso di procedere per omicidio colposo.

Nessun indagato al momento nell'inchiesta, ma in mano agli inquirenti c'è già una prima informativa sui fatti. Tre gli accertamenti che saranno svolti dagli inquirenti: esame anatomopatologo su Danieli; indagini sulla eventuale straordinarietà o prevedibilità del maltempo; verifiche sulle condizioni del pino e sulla relativa manutenzione.

Pur non essendoci ancora indicazioni concrete però l'attenzione è sullo stato di quell'albero. Secondo i primi soccorritori e abitanti della zona il pino sarebbe stato pericolante da tempo ed aveva ancora attaccati ai rami i cavi che lo tenevano ancorato a terra prima che venisse abbattuto dal vento. Google Maps (QUI IL LINK) e l'immagine che qui riportiamo rivela che già nel settembre 2012 l'albero era legato al cartellone pubblicitario.

L'assessore all'ambiente del  X municipio, Marco Belmonte ha spiegato che "dalle informazioni ricevute, risale alla fine del 2009 l'ultima manutenzione effettuata dal X dipartimento di Roma Capitale sul pino caduto. Successivamente sono stati fatti controlli solo sullo stato dei rami. Sono stato informato del fatto che il X dipartimento non posiziona i tiranti sulle piante - ha aggiunto Belmonte - quindi si ipotizza che a mettere i cavi sull'albero sia stata una ditta che ha effettuato dei lavori per conto del comune oppure che i cavi siano stati messi quando il pino è stato piantato. Stiamo cercando di reperire dal Dipartimento ambiente, che ha effettuato la manutenzione, le schede tecniche dei pini presenti sulla Colombo. Ho richiesto inoltre che venga fatta una certificazione sullo stato di tutti i pini presenti a ridosso della Colombo e delle altre strade trafficate del municipio, come via di Castel Fusano e via di Castel Porziano".

Sempre secondo Belmonte, "non basta l'esame visivo, serve la constatazione dell'effettivo stato di salute dell'albero. È nostra intenzione abbattere le piante che lo necessitano, anche quelle su cui ci sia il sospetto di una pericolosità. Domani mattina avremo un incontro in municipio con i responsabili del Dipartimento. Stiamo cercando di individuare lo strumento più idoneo per trovare i fondi necessari e intervenire in tempi brevi. Potremmo infatti utilizzare la somma urgenza. Per abbattere un pino - ha concluso l'assessore municipale - servono una serie di autorizzazioni. Inoltre sono piante che hanno bisogno di una manutenzione costante ogni due, tre anni e perciò costosa. Ci sono essenze come il leccio, la quercia e il platano che potrebbero sostituire i pini. Il Dipartimento ambiente capitolino ci ha inviato nelle scorse settimane la richiesta di piantumare, lì dove erano stati abbattuti, centinaia di pini sul territorio. Credo che questo vada evitato, scegliendo appunto altri tipi di piante".

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