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Il profilo del sospettato

Chi è Giandavide De Pau, il tuttofare di Michele Senese accusato del triplice omicidio di Prati

A suo carico precedenti per droga, armi e anche un episodio di violenza sessuale nel 2006

Giandavide De Pau, il 51enne accusato del triplice omicidio di Prati, è un personaggio noto alle cronache romane. Il suo nome compare in alcune vicende giudiziarie recenti che lo caratterizzano tutte e più o meno unanimemente come il tuttofare di Michele Senese, il boss della Camorra a Roma. 

Sono le carte dell'inchiesta Mondo di Mezzo a dargli questa connottazione. Mai indagato nell'ambito di questa indagine, vi compare perché presente all'incontro tra Carminati e Senese. Celebre un'immagine, finita agli atti, che immortala proprio De Pau con i due elementi di spicco del crimine romano. Si legge nelle carte in merito all'incontro: "I tre soggetti accedevano all’interno del bar e si sedevano a un tavolo sotto la veranda dello stesso, rimanendo in conversazione fino alle ore 13.21, quando si alzavano e proseguivano a dialogare lungo la strada. Carminati Massimo e Senese Michele si appartavano a discutere, mentre il De Pau si tratteneva in disparte conversando al proprio telefono cellulare".

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De Pau però non è solo accompagnatore, ma diventa anche parte attiva nei crimini. Nel 2020 finisce coivolto nell'operazione Alba Tulipano e viene posto agli arresti domiciliari. Le accuse sono quelle di traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime.  Nell'ordinanza viene così descritto: "Fornisce un apporto costante alla gestione dell'attività criminosa dell'organizzazione, operando nel settore del narcotraffico e nelle attività di recupero dei crediti con modalità violente e intimidatorie". 

Il 15 maggio 2013, in una conversazione intercettata dagli inquirenti, "autocelebrava il proprio modus vivendi, osservando che con un investimento di 80mila euro era in grado di percepire rendite mensili di 12mila euro 'senza fare un cazzo', aggiungendo infine che di lì a poco sarebbe andato a cena con Michele Senese".

Ma ancora prima De Pau, 52 anni a giugno prossmo, era finito dei guai perché a due passi da piazza Ungheria, De Pau venne bloccato e arrestato dai carabinieri per tentata violenza sessuale ai danni di una brasiliana. La stessa, per sfuggire allo stupro, si lanciò dal balcone procurandosi gravi fratture. Fu lei stessa ad inchiodare De Pau, che per entrare in casa si era finto un idraulico. 

Guai con la legge, ma anche problemi personali. Oltre alla dipendenza dalla cocaina, emergono anche due ricoveri in strutture psichiatriche, a Montelupo Fiorentino. Guai che ancora oggi lo portano a curarsi e ad assumere farmaci.

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