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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Trionfale / Viale Tito Livio

Agguato all’autosalone: si cerca l’uomo che ha pranzato con le vittime

Intanto gli inquirenti fanno sapere che l’assassino avrebbe simulato una rapina per nascondere il vero movente. Ancora in coma farmacologico Alessandro De Antonis, 42enne zio di Massimiliano Patis

Sono stati resi noti i primi risultati dell'autopsia sul corpo di Alessandro Patis. L'uomo è stato ucciso da una decina di colpi di un oggetto contundente nella zona occipitale. Le ferite sono concentrate sulla volta cranica e non hanno interessato il volto. Il killer ha utilizzato quasi sicuramente un martello. In base al rapporto sul quale stanno lavorando gli inquirenti e gli uomini della squadra mobile Patis è stato colpito alle spalle. Il Patis sarebbe anche caduto nello scontro. Caduta che gli ha provocato un lieve ematoma sul dorso della mano sinistra. Oltre all’arma del delitto, l’assassino dell’autosalone ha portato via con sé un Rolex e i portafogli delle vittime. Gli inquirenti sono infatti convinti che il carnefice abbia tentato di simulare la rapina, per depistare le indagini da quello che è il vero movente del gesto. Movente che al momento è tuttora sconosciuto.

Aggiornato il 28-12-08 alle ore 18.00


Intanto l’attenzione delle forze dell’ordine è concentrata sulla ricerca dell’uomo che ha pranzato con le due vittime nel forno di via delle Medaglie d’Oro. A disposizione degli inquirenti un identikit, fornito dalla titolare della tavola calda ed un nome, Massimo. Stando infatti alle testimonianze raccolte nel forno pare che De Antonis abbia pronunciato il nome Massimo all’interno del forno, nome a cui sia il Patis che il terzo uomo si sono voltati.

L’uomo non è al momento né sospettato, né indagato, ma per gli investigatori il suo non presentarsi spontaneamente desta delle perplessità.

A dipanare la matassa di questo mistero, potrebbe essere solo Alessandro De Antonis che al momento però è ancora in coma farmacologico. La sua prognosi è ancora riservata, ma le sue condizioni stazionarie vengono giudicate positivamente dai medici che l’hanno in cura.

Sul movente che potrebbe aver causato l’aggressione, l’ipotesi più accreditata appare al momento quella economica. Gli affari dell’autosalone infatti non erano proprio floridi, ma non sono stati ritrovati debiti. De Antonis e Patis erano però soci di diverse società, tra cui una immobiliare con il giocatore della Lazio Tommaso Rocchi. In queste società potrebbe celarsi la soluzione di questo giallo pre natalizio.
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