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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Terzo fermo per il pestaggio a Monti: è un ultrà già daspato

Fermato Gaetano Brian Bottigliero, già sottoposto a Daspo nel 2009, ultrà romanista e, secondo le indagini della Digos, gravitante nella destra romana

Preso il terzo aggressore di Alberto Bonanni. Ora è caccia almeno ad un altro se non a più persone che parteciparono al pestaggio del giovane musicista nel cuore di Roma, al rione Monti, nel pieno della movida, sabato notte. La Digos e gli uomini del commissariato Esquilino hanno fermato Gaetano Brian Bottigliero, ultrà giallorosso e "di destra", come i suoi amici già finiti in carcere Cristian Perozzi e Carmine D'Alise. E subito sono arrivati i complimenti del sindaco Gianni Alemanno alle forze dell'ordine e l'auspicio che "Alberto vinca la sua battaglia fra la vita e la morte".

Per la polizia l'ultrà romanista, 23 anni, ha colpito col casco con una violenza inaudita Alberto quando già era a terra, esanime, per i calci e i pugni ricevuti dagli altri due. Poi è scappato, ma la sua fuga è durata sei giorni perché oggi è stato preso grazie alle testimonianze di chi ha assistito alla selvaggia aggressione. Calci, pugni, colpi di casco che hanno fatto finire Bonanni in coma profondo all'ospedale San Giovanni. Il movente: gli schiamazzi che alcuni abitanti del rione avevano lamentato e che i tre, improvvisandosi giustizieri, hanno punito anche in virtù di una sorta di controllo del territorio. Dunque, dopo Cristian Perozzi e Carmine D'Alise, entrambi di 21 anni, è finito in manette anche il giovane di 23 anni, ultrà della Roma, che nel 2009 era stato sottoposto al Daspo, per aver acceso e lanciato due fumogeni durante la partita Roma-Basilea.

Tutti e tre gli arrestati sarebbero gravitanti nella destra romana, pur se non iscritti a nessun movimento: una destra non ideologica ma 'fai da te', tutta violenza e prepotenza. Gli agenti della Digos e del commissariato Esquilino, supportati anche dagli agenti del I Gruppo della Polizia municipale, sono arrivati a lui grazie alle testimonianze di chi la notte tra il 25 e il 26 giugno scorso aveva assistito all'aggressione.

Gaetano Brian Bottigliero è accusato di tentato omicidio come gli altri due ora in carcere. Ma, a quanto si apprende, potrebbe spuntare almeno un quarto componente del branco, se non di più. A quasi una settimana dall'aggressione, le condizioni di Alberto sono ancora gravi. Anche oggi in ospedale un via vai di amici del ragazzo che cercano di sostenere i familiari. Solidarietà è arrivata anche da diversi altri musicisti, soprattutto della scuola romana 'Saint Louis', la stessa frequentata da Alberto. Sono proprio loro, i musicisti, ad aver dato vita su Facebook alla pagina 'Suonare per Alberto Bonanni pestato a morte a Roma'. Vi si legge la richiesta a "tutti i colleghi musicisti": "Alberto è in gravi condizioni - si legge nella nota relativa all'evento - deve vivere e può farlo attraverso la nostra musica. Per i prossimi giorni, uniamoci e dedichiamo almeno una canzone durante il nostro lavoro, ad Alberto Bonanni, per sensibilizzare le persone sul non uso della violenza e affinché ci rivenga riconosciuto il nostro ruolo di artisti, troppe volte calpestato da chi vuole diffondere ignoranza culturale". Sono già moltissimi i professionisti e i cantanti amatoriali che hanno già confermato la loro adesione. Secondo quanto si è appreso, nei prossimi giorni potrebbe essere organizzata una fiaccolata contro la violenza dedicata al giovane in coma. (Fonte Ansa)

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