"Troppe 92 donne uccise": Gabriele Paolini a bagno nella fontana di Trevi
Il disturbatore televisivo si è tuffato nella fontata di Trevi e ha tenuto un comizio per difendere "la sacralità della donna". Tra le foto dei turisti, la performance è stata applaudita da qualche passante
Ennesima provocazione di Gabriele Paolini, stavolta in difesa delle donne. Il presenzialista tv, noto al pubblico per le sue incursioni nei servizi dei giornalisti davanti alla telecamere, ha voluto emulare l'Anita Ekberg del film di Fellini “La dolce vita” tuffandosi nell'acqua gelida di Fontana di Trevi. Vestito con bermuda a fiori arancioni e con in mano una busta gialla, Paolini ha attraversato la fontana per andare a poggiare sul basamento di marmo della fontana la busta.
Poi ha tirato fuori un piccolo megafono e ha iniziato a spiegare il proprio gesto: "Sono qui per gridare viva la donna. Sono 92 quest'anno le donne uccise da uomini italiani. La donna è sacra e non deve essere vilipesa; la donna è la nostra finestra sul cielo. Sono qui per Chiara Poggi, Sarah Scazzi,, Melania Rea, Yara Gambirasio. La donna deve essere rispettata". Paolini si è poi lanciato in un ringraziamento al sindaco Alemanno, "anche se il cuore batte a sinistra - ha spiegato - perché ha reso Roma più sicura". Finito il comizio, Paolini si è rituffato nella fontana per poi uscire e lasciarsi prendere in “consegna” dalle forze dell'ordine.
Tutta la “performance” è stata seguita da un centinaio di turisti presenti sulla piazza. Molti i flash e anche qualche applauso. Mentre lasciava la piazza, Paolini ha condannato “la spettacolarizzazione" che la tv fa dei casi di cronaca "perché spesso si dimentica della vittime". Rivestendosi sotto gli occhi di vigili urbani e carabinieri, ha spiegato: "Mi faranno una multa di 163.57 euro perché non ho rubato le monete della fontana, né tanto meno ho danneggiato alcunché. Di sicuro però l'acqua era davvero freddina". (Fonta Ansa)
