Selfie amaro: turista derubato mentre si scatta una foto davanti la basilica
Il 23enne derubato dello zaino in piazza di Santa Maria Maggiore
Derubato mentre si scattava un selfie davanti la basilica di Santa Maria Maggiore. Autoscatto amaro per un turista, preso di mira da un ladro nella zona dell'Esquilino. Sono stati poi i carabinieri del comando Roma Piazza Venezia ad arrestare il predone, un 41enne straniero, senza fissa dimora e con precedenti.
L'uomo è stato infatti bloccato dai militari dopo aver sottratto lo zaino ad un turista svizzero di 23 anni, contenente uno smartphone ed effetti personali, che aveva lasciato poggiato su una panchina in piazza Santa Maria Maggiore per fotografare la basilica. La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata al giovane.
L'arresto è arrivato nel corso dei quotidiani servizi di controllo nel centro storico della Capitale attuati dai carabinieri della compagnia Roma Centro. In serata la stessa scena si è ripetuta in piazza Madonna del Loreto, a due passi dall'Altare della Patria, dove gli stessi carabinieri hanno arrestato un 31enne straniero, senza fissa dimora, che, approfittando della disattenzione di una turista di 59 anni, le ha sottratto la borsetta che aveva poggiato su una panchina. Anche in questo caso l’uomo è stato bloccato e la refurtiva recuperata e riconsegnata alla proprietaria.
Sempre in serata, altri due cittadini stranieri, di 29 e 20 anni, entrambi senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, sono stati notati da un militare della stazione Roma Quirinale, libero dal servizio e in abiti civili, mentre si avvicinavano alle spalle di una turista inglese di 41 anni, che stava cenando ai tavoli esterni di un pub in via Nazionale, impossessandosi della borsa.
Il carabiniere ha immediatamente richiesto ausilio ai colleghi in servizio di pattuglia che hanno poi bloccato i due mentre tentavano di allontanarsi a piedi. Anche in questo caso la refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alla vittima.
Tutti gli arresti eseguiti sono stati convalidati dall’autorità giudiziaria che ha poi disposto la custodia in carcere degli arrestati.