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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Capena

Alta Velocità: rubavano rame sfruttando un casolare vicino la ferrovia a Capena

I tre predoni di 'oro rosso', tra i quali un minorenne, sono stati arrestati dagli agenti della Polfer dopo un'attenta attività d'indagine. Caccia ad un quarto complice riuscito a fuggire prima dell'arresto

Stavano mettendo sotto scacco la linea dell'Alta Velocità che collega Roma a Firenze. A mettere fine all'attività illecita di tre predoni di 'oro rosso' gli agenti del Compartimento Polfer del Lazio al termina di un'attenta e mirata attività d'indagine. Un'operazione che si inserisce nell'attività della polizia ferroviaria tesa a contrastare il fenomeno dei furti di rame sulla linea ferroviaria. I tre sono stati arrestati dal personale della squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer Lazio, diretto e coordinato dal dottor Domenico Ponziani e dal vice questore aggiunto Marco Napoli, le accuse sono "furto pluriaggravato e continuato di cavi di rame" sulla linea Alta Velocità Roma Firenze.

FURTI CONTINUI - Le indagini dopo una recrudescenza del fenomeno dei furti di rame sulla linea della Tav nell’ultima settimana. A tal proposito gli agenti della Polfer hanno predisposto un articolato servizio di appostamento nei tratti ferroviari maggiormente colpiti. Nel corso degli appostamenti, verso le 04 del mattino, gli investigatori hanno notato quattro sagome giungere a piedi sulla linea ferroviaria al chilometro 35 nel territorio del Comune di Capena.

MODUS OPERANDI - Le quattro persone dopo aver tagliato alcuni cavi di rame, li hanno occultati nella vegetazione adiacente per poi trovare rifugio in un casolare abbandonato a circa due chilometri dalla linea ferroviaria. Mentre due di essi sono rimasti all’interno, altri due a bordo di un’autovettura, percorrendo un tratto di strada sterrato, sono toranti a riprendere il rame precedentemente asportato ed occultato.

INTERVENTO DELLA POLFER - Una volta caricato il materiale nell’autovettura, il personale operante che non li ha mai persi di vista, è intervenuto congiuntamente bloccando l’autovettura con le due persone a bordo e rintracciando un terzo giovane nel casolare, mentre il quarto è riuscito a darsi alla fuga nell’adiacente vegetazione.

RAME NEL CASOLARE - La vicinanza del casolare abbandonato rispetto alla linea ferroviaria ha chiarito anche agli operanti il perché. Dopo i colpi notturni dei giorni scorsi, gli autori erano infatti rimasti sconosciuti. Dopo il furto i malfattori occultavano il rame nella vegetazione rientrando nella loro dimora di fortuna percorrendo campi e bosco circostante. Solo dopo aver accumulato un quantitativo apprezzabile di 'oro rosso' decidevano di recuperarlo con l’utilizzo di un’autovettura che nell’occasione gli veniva prestata da un conoscente ignaro dell’attività delittuosa.

RAME RECUPERATO - Il rame recuperato, provento del furto appena commesso e dei furti delle notti precedenti, è stato riconosciuto e riconsegnato a personale ferroviario immediatamente intervenuto. Uno dei tre giovani e precisamente quello rintracciato nel casolare, dopo l’identificazione di rito è risultato essere minorenne ed è stato affidato ad un centro di accoglienza, mentre gli altri due giovani sono stati processati con rito direttissimo e condannati a due anni di reclusione. Sono in corso accertamenti per risalire all’identità del quarto complice sottrattosi alla cattura.

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