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Cronaca San Lorenzo / Viale dell'Università

False visite mediche per sottrarre oro ai pazienti: infermerie tirocinante nei guai

Nei guai un 26enne sottoposto ad obbligo di firma. Il giovane è ritenuto responsabile del reato di truffa e sostituzione di persona

Si spacciava per un medico approfittando della sua qualità di tirocinante all'ospedale. In questo modo fissava delle false visite mediche con dei pazienti per poi truffarli e derubarli di oro e preziosi.

STUDENTE FOGGIANO - Uno stratagemma a cui hanno messo fine gli agenti del commissariato Università che lo scorso 5 agosto, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Polizia di Manfredonia (in provincia di Foggia) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di un giovane 26enne originario di San Giovanni Rotondo, studente della scuola di specializzazione per infermieri presso l’Azienda Ospedaliera del Policlinico Umberto I, ritenuto responsabile del reato di truffa e sostituzione di persona.

DATI PERSONALI - In particolare, lo studente, approfittando della sua qualità di tirocinante addetto alla ricezione delle schede contenenti i dati personali  ed i recapiti telefonici dei pazienti, in cura presso un ambulatorio dello stesso ospedale, li contattava telefonicamente qualificandosi per tale “Nicola”, infermiere del suddetto servizio.

FINTI ESAMI CLINICI - Con la scusa di agevolarli, invitava alcuni pazienti, già con appuntamenti per eseguire esami clinici, a presentarsi il giorno successivo per eseguire detti esami. La mattina dopo, approfittando delle condizioni di minorata difesa, connesse all’età dei pazienti ed all’esistenza di una patologia in atto, nonchè raggirandoli in ordine all’imminenza dell’esame clinico cui doversi sottoporre, si faceva consegnare gli oggetti preziosi che avevano indosso,  tra cui catenine, anelli e altri monili in oro, asserendo che sarebbero stati conservati in una apposita cassaforte e successivamente riconsegnati.

VITTIME RAGGIRATE - Le vittime, una volta resisi conto che le visite non erano state anticipate  e che invece erano stati raggirati, tornavano nel luogo del precedente appuntamento con lo “pseudo infermiere”, che naturalmente aveva fatto già perdere le proprie tracce scappando con la refurtiva.

OBBLIGO DI FIRMA - Grazie ad una particolare attività di indagine e soprattutto grazie alle descrizioni fornite dalle due anziane vittime della truffa ed alla visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, con la collaborazione delle autorità accademiche e sanitarie, il Commissariato di Polizia è riuscito ad identificare il giovane, studente di scienze infermieristiche, al quale i poliziotti del Commissariato di Manfredonia nella giornata di martedì scorso, hanno notificato  presso la sua residenza in provincia di Foggia l’ordinanza relativa all’obbligo di  presentazione alla Polizia Giudiziaria in orari prestabiliti.

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