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Cronaca

Treni fermi e pendolari disperati: i predoni d'oro rosso piegano le ferrovie

Un furto di rame ha bloccato la circolazione dei treni nella capitale, ancora oggi si registrano ritardi. Episodi sempre più frequenti e pendolari sempre più in ritardo

Ritardi previsti intorno ai 10 – 15 minuti nei treni provenienti da Fiumicino: si apre così la seconda giornata di calvario dei passeggeri dei treni regionali.
Da ieri infatti la circolazione ferroviaria nella capitale e, conseguentemente, in tutto l'hinterland della capitale, è stata bloccata completamente o fortemente rallentata a causa di un ingente furto di rame avvenuto tra le stazione Ostiense e Ponte Galeria.

I tecnici, impegnati da ieri, per  ripristinare la piena efficienza degli apparati danneggiati dal furto di rame sono ancora al lavoro per riportare la situazione alla normalità. I danni però questa volta sono stati ingenti e il furto si è ripercosso su tutta la città fino all'aeroporto e Civitavecchia.

PERCHE' IL RAME - I furti di rame sono così frequenti perché il materiale si è trasformato nel "nuovo oro": il valore è alle stelle, si ricicla con facilità e il mercato nero è florido. Per farsi un'idea del fenomeno, basta ricordare che nel 2011, solo a Roma e Provincia, i Carabinieri hanno effettuato, per questo tipo di crimine, 66 arresti, 14 denunce e recuperate, in totale, di 10 tonnellate di rame rubato.
Il riciclaggio non comporta alcuna difficoltà e nella maggior parte dei casi non c'è bisogno di sottoporre gli scarti di rame ad alcuna lavorazione prima di fonderlo. Questo comporta un'unica fondamentale conseguenza: il rame si vende benissimo. Ecco allora furti di tombini, nelle cabine Acea, negli impianti Ama e, sempre più spesso, nelle tratte ferroviarie.

Il FURTO TRA OSTIENSE E PONTE GALERIA – Ieri, dopo il furto, il sistema di sicurezza ha evitato rischi di incidenti, ma per buona parte della giornata la circolazione ha subito ritardi enormi per delle tratte urbane:  fra i 60 e i 90 minuti, che in serata sono stati ridotti a 15 minuti. Intanto, le Ferrovie hanno presentato denuncia contro ignoti.

I ladri, secondo quanto si apprende, si sarebbero calati nei pozzetti di servizio accanto ai binari, da quelle gallerie  hanno strappato decine di trecce di rame che alimentavano la segnaletica luminosa. Al mattino la linea Fara Sabina-Fiumicino (Fr1) Leonardo Express (stazione Termini-Fiumicino aeroporto) e Roma-Civitavecchia (Fr5) erano impraticabili.
 
PENDOLARI E RAME - Tra i pendolari coinvolti ieri nel blocco dei treni,
molti operatori aeroportuali ma anche impiegati, studenti e passeggeri di voli in partenza dall'aeroporto di Fiumicino. Per non rischiare di perdere i voli, molti viaggiatori hanno optato per mezzi di trasporto alternativi e i taxi sono stati quasi presi d'assalto.

RITARDI QUOTIDIANI - Racconta un giovane: "Tutti i giorni prendo il treno metropolitano da Roma per raggiungere il mio posto di lavoro che si trova nei pressi della fermata della Muratella. Visto che non è la prima volta che, per motivi legati alla circolazione dei treni, raggiungo in ritardo il posto di lavoro, non vorrei rischiare di essere licenziato". Qualcuno poi si domanda: "possibile che non si riesca a trovare il modo per impedire che avvengano furti di rame? Potrebbero, ad esempio, piazzare delle telecamere per sorvegliare meglio la linea. Mi sembra che questo sia un problema che si verifica un po' troppo spesso e su varie linee regionali".

FRI PRECISA – In serata Rete Ferroviaria Italiana ha rilasciato una nota stampa in cui precisavano alcune competenze e responsabilità in merito ai furti di rame, precisando che vigilare  e prevenire non spetta a loro. “Sui furti di componenti in rame che frequentemente si registrano lungo la ferrovia, Rete Ferroviaria Italiana precisa, in una nota, che "le attività di prevenzione, contrasto e repressione dei crimini, anche di quelli relativi al patrimonio, competono per legge esclusivamente alle Forze di Polizia". Rete Ferroviaria Italiana ha comunque attivato nel corso degli ultimi anni - prosegue la nota - "ogni strumento tecnico possibile nel tentativo di tutelarsi da questa diffusa forma d'illegalità. Ha ripetutamente e costantemente denunciato ogni episodio, fornito con tempestività ogni possibile analisi risultante dal costante monitoraggio del fenomeno ed è stata promotrice della costituzione di un 'Osservatorio furti rame' istituito presso la Criminalpol insieme a Enel, Telecom e Anie, le altre aziende tempestate con cadenza quotidiana da innumerevoli furti che provocano interruzioni o gravi ritardi nei servizi. "In molte occasioni - conclude Rfi - il rame rubato in ambito ferroviario viene poi ritrovato all'interno di campi nomadi abusivi ubicati nelle vicinanze delle stesse linee ferroviarie.”

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