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Cronaca

Allarme oro rosso: record di furti a Torri e Tiburtino. Acea corre ai ripari

Il report con i dati è di Acea e si riferisce all'anno 2013. In 12 mesi più di 57 chilometri di rete e circa 1.900 punti luce. Anche Anas interviene sui tratti del Gra rimasti al buio

Quasi due milioni di euro di danni in un anno. Roma est e Roma sud le aree più colpite. In un report del 2013, Acea fa i conti con i furti di rame che lasciano al buio la città. Il fenomeno, talmente esteso da spingere l'azienda ad attivare una polizza assicurativa, ha interessato in 12 mesi più di 57 chilometri di rete e circa 1.900 punti luce presenti su tutti i territori municipali della Capitale. 

LA CLASSIFICA DEI TERRITORI - La razzia di 'oro rosso' sembra colpire in particolare tre municipi che superano di gran lunga la media registrata di 11 furti l'anno. Tiburtino e Torri, il IV e VI, superano i 35. Cassia, il XV, sfiora i 30. Un buon numero di furti tocca anche il litorale e la zona dell'Eur, tra i 25 e i 30 episodi. (VEDI TABELLA IN FONDO)

Acea è al lavoro per il ripristino degli impianti guasti: 44 interventi sono stati già effettuati, 22 sono in corso, 5 sono sospesi e 73 aspettano l'autorizzazione del Comune. Tutte operazioni che hanno un costo non indifferente. Così l'azienda, che solo nel 2013 ha calcolato 1 milione e 930 mila euro di danni nel solo 2013, corre ai ripari. 

MISURE ANTI FURTO - Accanto all'assicurazione che garantisce il risarcimento, per arginare il fenomeno si prova a usare cavi in alluminio, buon surrogato del rame ma poco appetibile sul mercato. Il riscontro è positivo, specie se associato alla cementificazione dei chiusini, altro escamatoge che impedisce di asportare qualunque metallo si trovi all'interno. E Acea non è da sola in trincea contro l'esercito di ladruncoli che mettono a ferro e fuoco la rete elettrica capitolina. 

INTERVENTI ANCHE SUL GRA - Anche Anas interviene per il ripristino dei punti luce sul Grande Raccordo Anulare, dove l'illuminazione è assente tra lo svincolo di Monte Spaccato e quello di Boccea, tra la Galleria di Veio e la SS 2, nei pressi dell’Ospedale Sant’Andrea, e negli svincoli della Flaminia, di Castel Giubileo e de La Rustica. Il tutto annunciando la prossima installazione di cavi in alluminio armato e di sistemi di sicurezza quali telecamere intelligenti che invieranno un segnale di allarme alla Sala Operativa Compartimentale di Roma in caso di tentativi di asporto. 

"SODDISFATTI" - Misure di prevenzione e di intervento a tappeto apprezzate da chi il fenomeno lo denunciava e continua a denunciarlo. “Il rapporto di Acea è preoccupante -dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio - e conferma il nostro allarme. Anche se ancora sono numerosi i quadranti al buio e divenuti di conseguenza insicuri, la novità è che l’azienda ha già iniziato un percorso di ripristino". Risposta pronta e "rassicurante" anche dal gestore della rete autostradale. 

"Dopo la relazione dettagliata e la denuncia di Acea ora anche Anas risponde alla nostra denuncia su lunghi tratti del Grande Raccordo Anulare che si trovano da diverse settimane al buio” prosegue Santori, soddisfatto dell'attenzione mostrata sul problema e dei tentativi messi in campo per arginarlo. "Spero che l’Osservatorio contro il mercato illegale di rame e metalli, istituito presso il Ministero dell’Interno, possa incentivare l’utilizzo di questi strumenti anche negli altri casi segnalati”.

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