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Cronaca Via Carlo Muscetta

Dalla spaccata alle Poste ai furti nei box: allarme criminalità a Cinquina

L'ultimo blitz dei predoni la notte del 12 novembre nei garage di via Carlo Muscetta: "Le strade al buio li aiutano nei loro intenti criminali"

Strade al buio ed un quartiere isolato. Paura fra i residenti di Cinquina per l'aumento dei reati predatori nella zona. Dopo la 'spaccata' alle Poste di via Tor San Giovanni è stata la volta di alcuni box auto di via Carlo Muscetta, 'ripuliti' dai soliti ignoti la notte fra mercoledì e giovedì. A lanciare l'allerta un residente del quartiere del III Municipio Montesacro, preoccupato dall'escalation di reati predatori nella zona: "Fino ad ora siamo nel campo dei danni alle cose con furti e rapine varie ma quanto passerà per arrivare alle aggressioni alle persone?"

FIAMMA OSSIDRICA - Una preoccupazione motivata dagli episodi di criminalità che da tempo si verificano nella zona: "La scorsa notte - spiega ancora il residente di Cinquina che chiede di rimanere anonimo - ignoti si sono introdotti in una delle recenti palazzine di Via Muscetta e, provvisti di fiamma ossidrica, hanno praticato due buchi alla lamiera della bascula di due box e, ovviamente, approfittato di quanto c'era al loro interno".

STRADE AL BUIO - A favorire il lavoro dei ladri, la mancata illuminazione delle strade: "Sono settimane che tutta la zona è al buio - denuncia ancora l'abitante di via Muscetta - se a questo aggiungiamo le decine di tombini rubati nel corso dei mesi è facile comprendere quanto questi atti criminali siano pericolosi anche per l'incolumutà di chi percorre le strade di Cinquina, con il rischio di finire dentro ai buchi lasciati scoperti dai predoni di chiusini".

FURTI IN CASA - Alle spaccate, alle strade buie ed ai furti nei garage si aggiungono anche i 'topi d'appartamento'. "Non c'è settimana in cui i ladri non facciamo visita in qualche appartamento, a tutte le ore del giorno e della notte. Cosa succede se i malviventi vengono sopresi da qualche residente che magari rientra a casa dopo il turno di lavoro?". "Cosa fanno e cosa hanno intenzione di fare le amministrazioni centrali e locali? Cosa fanno e hanno intenzione di fare le autorità di pubblica sicurezza?".

RISPOSTE CONCRETE - Una serie di domande a cui il residente di Cinquina non trova risposte concrete: "Quando si arresterà questa spirale di violenza? Quando potremo iniziare a sperare di vivere in un contesto civile? Intanto, arrivano varie segnalazioni del ripopolamento dell'ex campo nomadi di via della Cesarina (altezza via Nomentana GRA). È troppo sperare di avere delle risposte? Va bene tutto. Va bene l'inaugurazione di nuovi spazi per i cittadini, va bene la piantumazione di nuovi alberi, va bene dare enfasi ai lavori di rifacimento delle strade, va bene la mostra dei trofei nella sede del Municipio. Fateci vedere anche quello che si sta facendo per la sicurezza".

PRIORITA' - Abitante del quartiere della periferia nord est della Capitale che conclude con un auspicio: "La cultura è e deve essere il fondamento di una società civile ma qui, ora, si sta ragionando di priorità. La priorità adesso deve essere quella della sicurezza. Sicurezza per chi vuole vivere onestamente, del proprio lavoro nella propria casa con la propria famiglia. Sicurezza per chi vuole uscire di sera e non deve correre il rischio di essere ammazzato di botte da delinquenti o non vuole cadere con le ruote della macchina o della moto nei buchi dei tombini rubati in una strada lasciata al buio per il furto del rame degli impianti di illuminazione. Domandare è lecito. Domandiamoci cosa si sta facendo per la sicurezza. Rispondere non è solamente cortesia. Da parte di chi è stato eletto e dovrebbe essere al nostro servizio è diventato un obbligo". 

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