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Cronaca

Banda specializzata nel furto e riciclaggio di auto: 11 arresti

Rubavano mezzi agricoli e dopo averli "ripuliti" venivano immessi nel mercato illegale dei ricettatori. Guadagni da un milione di euro

Furto e riciclaggio di macchine per il movimento terra (escavatori, muletti, etc.), autogru e macchine agricole: in questo si era specializzata una banda  che è stata sgominata daiCarabinieri del Comando Provinciale di Roma. L'operazione dei carabinieri ha portato all'arresto di 11 persone: 9 cittadini italiani e 2 romeni.

L’indagine, infatti, è stata avviata nel dicembre 2010, a seguito di alcuni furti di mezzi agricoli e industriali avvenuti nelle campagne e nei cantieri edili della provincia di Roma ed ha consentito di scoprire un gruppo malavitoso, con a capo un pluripregiudicato di origine calabrese, dedito  stabilmente ai furti di mezzi agricoli e macchine operatrici per lavori edili, non solo nelle aree rurali della provincia di Roma ma anche in quelle della province di Latina, Frosinone e Rieti.

Le investigazioni dei Carabinieri di Colleferro hanno rilevato l’esistenza di un vincolo associativo avente carattere stabile e continuativo tra diversi soggetti facenti capo al soggetto 30enne calabrese, pluripregiudicato e già sorvegliato speciale di P.S. residente a Colleferro (RM), un 60enne, pluripregiudicato residente ad Aprilia (LT), suo nipote 50enne, pregiudicato residente a Zagarolo (RM), i quali, unitamente ad altri 8 soggetti, tra cui due cittadini romeni pregiudicati,  gestivano l’attività illecita.

I mezzi rubati venivano poi “ripuliti”, ritoccandone il numero di telaio, che sostituivano con un numero di telaio di un altro mezzo identico, regolarmente esistente, realizzandone un “clone” perfetto. Il sistema si perfezionava realizzando falsi documenti di accompagnamento del mezzo.

Molti di questi mezzi venivano poi intestati ad una persona in realtà inesistente, con regolari documenti, indirizzo di residenza, codice fiscale, partita iva etc dietro cui si celava però proprio il 50enne di Zagarolo, e che veniva sfruttata per sviare le indagini, facendo risultare, all’atto di eventuali controlli, che i mezzi erano materialmente nella disponibilità di questo soggetto che di fatto non era mai possibile rintracciare.

L’attività ha consentito di acclarare posizioni e compiti ben specifici all’interno dell’organizzazione, alcuni soggetti infatti erano devoluti ad individuare i mezzi da rubare, altri ad effettuare i trasporti, ed altri a custodirli. Tutti ben coordinati dai tre soggetti principali a capo del sodalizio criminale. Addetti ai furti erano bande di romeni.

Durante le indagini sono stati effettuati diversi sequestri di macchine operatrici ed altre autovetture risultate rubate e pronte per essere rivendute dopo essere state “ripulite”, tra cui escavatori e muletti, per un  valore complessivo di  oltre 1.000.000 di euro circa ed accertati almeno una decina di ulteriori attività di furto e riciclaggio. Il tutto avveniva prevalentemente nelle zone di Colleferro, Latina, Tivoli e Frosinone, nonché altre località in provincia di Viterbo e Rieti. Il GIP del Tribunale di Velletri, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Velletri – Dott. Taglialatela, ha emesso 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere per “associazione per delinquere finalizzata al furto, ricettazione e riciclaggio di macchine operatrici”.

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