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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Viale Oxford

Bimba morta al Policlinico Tor Vergata: emozione per l'ultimo saluto a Gela

La cittadina siciliana in lutto per la morte di Gloria Ascia. "Ci mancherai ma il tuo ricordo ci darà la forza per affrontare con un sorriso la vita". Duro parole del parrocco:"Non abbiamo bisogno di dottori incapaci"

L'applauso scrosciante di una Gela in lutto ha salutato, nel tardo pomeriggio di domenica 15 settmbre dopo i funerali nel sagrato della chiesa di San Rocco, la salma di Gloria Ascia, la bambina di due anni deceduta mercoledì 11 settembre al Policlinico di Tor Vergata, a Roma, per le complicanze sopravvenute dopo l'inserimento malriuscito di un catetere venoso, propedeutico alla donazione del midollo osseo, per una forma latente di leucemia. Donatore avrebbe dovuto essere il fratellino di 4 anni, ieri in braccio al papà.

IL GRIDO DEL PAPA' - E' stato proprio il genitore, Antonino Ascia, che si è rivolto alla magistratura chiedendo "verità e giustizia", ottenendo subito l'apertura di un'inchiesta che ha portato la procura della Repubblica del tribunale di Roma a emettere avvisi di garanzia per sette indagati, tra medici e infermieri dell'equipe che ha eseguito l'intervento. La mamma della piccola vittima, Sara, al quinto mese di gravidanza, ha avuto un momento di profonda commozione quando, in chiesa, si è inginocchiata davanti feretro della sua bambina, tra corone di palloncini bianchi e rosa, e in lacrime, ha baciato più volte la minuscola bara bianca.

"CI MANCHERAI" - La donna ha ripetuto le parole che sono state scritte dai familiari su uno striscione a fianco della foto della piccola: "Ci mancherai - si leggeva nel maxi poster - ma il tuo ricordo ci darà la forza per affrontare con un sorriso la vita, proprio come hai fatto tu. Sei il nostro Angelo". La bambina era una paziente microcitemica, con globuli rossi falciformi, e una forte anemia che preoccupava la famiglia perché temeva che potesse degenerare in leucemia.

DONAZIONE DEL MIDOLLO OSSEO - Controlli clinici avevano permesso di accertare la perfetta compatibilità del midollo osseo del fratello maggiore della bambina che così sarebbe stato il donatore più indicato. Ma un intervento banale come l'applicazione di un catetere venoso avrebbe causato, secondo l'autopsia, la perforazione del vaso sanguigno con riempimento ematico di un polmone e il conseguente decesso.

INDAGINE INTERNA - Anche la direzione sanitaria del policlinico romano ha avviato una sua indagine interna, anche se in un comunicato viene precisato che l'equipe sanitaria ha operato nel rispetto dei protocolli medici.

L'ATTACCO DI DON ROMANO - Duro, nella sua omelia, ai funerali della bambina, don Enzo Romano, il parroco della chiesa di San Rocco, a Gela, che ha parlato di "negligenza, superficialità" e di "malasanità" non solo al Sud ma nell'intera Italia. "Fermate i cretini, prima che facciano altro male!" - ha detto il prete. "Tutti i genitori vorrebbero che i propri figli diventassero medici, architetti, ingegneri, eccetera, ma non abbiamo bisogno di dottori incapaci perché ammazzano, scannano". ."Bisogna allora trovare la forza, il coraggio e la consapevolezza di fermarli e di far fare loro un mestiere con il quale non nuocciano alla comunità". Ai funerali ieri hanno partecipato alcuni assessori della giunta comunali guidati dal sindaco, Angelo Fasulo, che ha proclamato il lutto cittadino.

INCHIESTE - La piccola Gloria è stata seppellita e da domani si entra in una fase cruciale per spiegare la morte di una bambina di due anni e mezzo durante un intervento preparatorio a un trapianto di midollo osseo per curare una grave malattia del sangue. A Gela folla ai funerali della bambina morta mercoledì scorso al Policlinico Tor Vergata di Roma, nella capitale invece procedono le inchieste sul decesso della figlia minore di Antonino e Sara Ascia.

INDAGINI - Quella giudiziaria vedrà questa settimana l'inizio degli interrogatori dei sanitari del Policlinico che hanno avuto in cura la piccola. I magistrati della procura di Roma affideranno a un esperto perizia sul catetere usato nell'operazione, propedeutica al trapianto per curare l'anemia falciforme di cui soffriva la bambina. Secondo i primi risultati dell'autopsia, la bimba potrebbe essere morta a causa di un sondino troppo grande che le ha reciso una vena, riempiendo il polmone destro di sangue e provocando un arresto cardiaco.

PRIMARIO DEL PTV - Il primario dell'Unità anestesiologica di Tor Vergata, il professor Mario Dauri, ha negato con decisione che sia stato sbagliato catetere. Il padre della bambina ha invece raccontato di aver appreso proprio dal personale dell'ospedale, una volta arrivato dalla Sicilia, che era stato usato un sondino inadatto. Oggi sarà consegnata alla Regione Lazio e al ministero della Salute una prima relazione frutto dell'inchiesta interna del Policlinico. Una ventina le persone sentite, ma sarebbero solo quattro quelle suscettibili di provvedimenti disciplinari - secondo quanto emerso -, meno quindi dei sanitari indagati dalla magistratura. Un'altra indagine è affidata agli esperti della Regione.

RICHIESTA DI DON ENZO - A tutti i livelli si dovrà stabilire se Gloria è morta per imperizia, impreparazione e trascuratezza - anche nella fase post operatoria - o per una complicanza da mettere in conto in questo tipo di interventi. C'è da rispondere alla richiesta di don Enzo Romano, il parroco di Gela che ha celebrato i funerali della bimba: "Se non sono capaci bisogna avere la forza, il coraggio e la consapevolezza di fermarli finché siamo in tempo, perché se diventano cattivi medici ammazzano, scannano".

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