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Cronaca

Appalti pubblici: indagato Franco Panzironi, l'ex Ad Ama

Franco Panzironi, ex amministratore delegato dell'Ama è tra le persone indagate dalla Procura in un'inchiesta per turbativa d'asta

Nell'ambito di un'inchiesta relativa a turbativa d'asta nell'ambito di alcuni appalti pubblici è stato indagato Franco Panzironi, ex amministratore delegato dell'Ama, l'Azienda municipale per l'ambiente di Roma.
Panzironi non è il solo indagato nell'inchiesta ma figura tra quelle persone nei confronti dei quali la Finanza sta effettuando diverse perquisizioni.

Il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza sta effettuando dalle prime ore di questa mattina alcune perquisizioni e acquisizioni di documenti nelle sedi della società Roma Multiservizi srl e nella sede dell'Azienda municipalizzata per l'ambiente della capitale. Secondo quanto si è appreso, le perquisizioni sono relative proprio all'inchiesta su alcuni appalti pubblici nella quale sono indagate, con l'accusa di turbativa d'asta, alcune persone.

I fatti contestati risalgono al 2010 e l'appalto, per un valore di 14 milioni di euro, avrebbe avuto validità per 48 mesi. Secondo la Procura. Panzironi avrebbe favorito un consorzio temporaneo d'impresa. Le ditte escluse, che avevano presentato offerte più vantaggiose, presentarono denuncia alla procura di Roma segnalando le irregolarità. Franco Panzironi, aveva lasciato la carica di amministratore delegato di Ama nel luglio scorso, dopo il caso Parentopoli dove risulta indagato per abuso d'ufficio e falso in relazione a 41 casi di assunzioni sospette. L'opposizione ma anche parte della maggioranza in Campidoglio spinse per le dimissioni e Panzironi divenne così presidente di Roma Multiservizi, una partecipata di Ama. Da sempre fedele del sindaco Gianni Alemanno, Franco Panzironi è anche segretario generale della Fondazione del sindaco di Roma Nuova Italia.

Un "bando fotografia" per favorire una società e farle vincere un appalto. Questa l'accusa del pm Paolo Ielo contenuta nel decreto di perquisizione degli uffici di Franco Panzironi e degli altri indagati. Secondo il pm gli indagati "in concorso fra loro con mezzi fraudolenti costituiti da un preventivo accordo turbavano la gara aggiudicata nel novembre 2010 predeterminando caratteristiche e tempi di fornitura tali di impedire ad altri concorrenti di presentare offerte concorrenziali". L'inchiesta è nata dalla denuncia di una società esclusa dalla gara. Il pm parla esplicitamente di "bando fotografia" e di "tempi molto ristretti di partecipazione" considerati sospetti dalla Procura e che hanno favorito l'Ati, ovvero la società che poi ha vinto la gara.

Il bando è stato fatto nel 2010 dagli uffici dell'Ama competenti e in maniera regolarissima. Tutto è molto trasparente e tutto verrà argomentato alla magistratura quando ci chiamerà". Lo afferma l'ex ad di Ama Franco Panzironi indagato per turbativa d'asta. "Alla gara parteciparono tre aziende e una ha vinto. Se hanno partecipato tre aziende vuol dire che tre aziende avevano i requisiti, l'interesse e la consistenza aziendale per farlo -spiega- una ditta ha fatto un esposto alla Procura della Repubblica ed essendoci un esposto la Procura, normalmente, ha aperto un indagine. Non ne ero a conoscenza fino a stamattina, non ricordavo neanche la gara. La finanza è venuta a fare perquisizioni anche a casa mia". "Secondo informazioni che ho avuto dall'Ama, preciso che su questa gara c'é già stato un ricorso al Tar vinto dall'Ama, in quanto il testo del bando era regolare", ha concluso Panzironi.
 


 

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