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Giustizia: Francesco Lo Voi nuovo procuratore capo di Roma

Il 64enne nominato dal Csm con 19 voti a favore. Il 64enne ha lavorato con Giovanni Falcone e con Paolo Borsellino ed ha svolto le indagini e sostenuto in dibattimento l'accusa in numerosi e gravi processi di mafia

Roma ha un nuovo capo della procura. Ad essere eletto dal consiglio superiore della magistratura è stato Francesco Lo Voi. Sessantaquattro anni, attualmente procuratore di Palermo, lo ha nominato il plenum del Csm a larga maggioranza, con 19 voti a favore. Lo Voi ha avuto la meglio sull'altro candidato proposto dalla commissione, il procuratore generale Firenze Marcello Viola, che ha avuto due voti. Tre sono state le astensioni. Lo Voi prende il posto Michele Prestipino, la cui nomina, deliberata dal Csm il 4 marzo del 2020, è stata annullata dal consiglio di stato che ha accolto i ricorsi dei due candidati sconfitti allora, Lo Voi e Viola. "Ringrazio il Csm e ringrazio ed abbraccio Michele Prestipino che è e rimane un grande amico ed un grande magistrato", le prime parole di Lo Voi una volta elettro procuratore di Roma 

A favore di Lo Voi hanno votato tutti i togati di Area, di Magistratura indipendente e di Unicost, due del gruppo di Autonomia&Indipendenza, Ilaria Pepe e Giuseppe Marra, i laici Michele Cerabona e Alessio Lanzi (Fi) e Alberto Benedetti e Filippo Donati (M5s), i vertici della corte di cassazione, il primo presidente Pietro Curzio e il procuratore generale Giovanni Salvi. I due voti a Viola sono stati quelli dei togati Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo. Si sono astenuti i laici della Lega Emanuele Basile e Stefano Cavanna e quello del Movimento 5 Stelle Fulvio Gigliotti. 

Dopo le pronunce dei giudici amministrativi, la pratica sulla procura di Roma era tornata nei mesi scorsi all'esame della commissione incarichi direttivi. Il voto di oggi chiude una vicenda finita al centro della bufera scatenata dall'incontro all'hotel Champagne del 9 maggio 2019, quando Luca Palamara, 5 ex togati del Csm e i deputati Luca Lotti e Cosimo Ferri discussero proprio della nomina del capo dei pm romani. Le intercettazioni di quell'incontro e lo scandalo che ne derivò portarono all'azzeramento del lavoro fatto, che si era concluso a un voto a maggioranza a favore di Viola, e all'avvio di una nuova istruttoria, che era culminata con la scelta di Prestipino.

Chi è Francesco Lo Voi 

Ma chi è Francesco Lo Voi? Nominato, a sorpresa, procuratore capo di Palermo nel dicembre del 2014, aveva battuto due 'concorrenti' di peso, come l'allora procuratore di Caltanissetta Sergio Lari e l'allora procuratore di Messina, Guido Lo Forte. Che avevano presentato ricorso al Tar. Quella volta Lo Voi aveva ottenuto i voti, oltre che della corrente di Magistratura Indipendente, di cui fa parte, anche della laica di Forza Italia Maria Elisabetta Alberti Casellati, oggi Presidente del Senato, oltre a quello del consigliere di Magistratura Indipendente Claudio Galoppi, quindi della sua corrente. 

Aveva guadagnato anche le preferenze dei consiglieri del centrodestra e dei laici del Pd. Entrato in magistratura dal maggio 1981, Francesco Lo Voi ha iniziato la carriera come pretore a Sanluri (Cagliari). Nel 1984 è stato giudice a Caltanissetta, poi pretore a Palermo dove dal 1990 è diventato sostituto procuratore e nel 1997 sostituto procuratore generale presso la corte d'appello. Ha fatto parte della Dda (Direzione distrettuale antimafia) fin dalla sua costituzione, ha lavorato con Giovanni Falcone e con Paolo Borsellino ed ha svolto le indagini e sostenuto in dibattimento l'accusa in numerosi e gravi processi di mafia, particolarmente quello sui fratelli Salvo, sulla strage di Capaci, su Leoluca Bagarella e su Giovanni Brusca.

Dal 1997 ha svolto le funzioni di sostituto procuratore generale, continuando ad occuparsi di processi di mafia in appello. Tra questi dibattimenti contro esecutori e mandanti dell'omicidio di Padre Giuseppe Puglisi, il parroco antimafia ucciso nel settembre del 1993 da cosa nostra.

Dal 2002 al 2006 è stato consigliere del Csm: per tornare poi a Palermo come sostituto pg. Nel 2007 è diventato sostituto procuratore generale in cassazione, ruolo che ha ricoperto fino a gennaio del 2010, quando è stato nominato in rappresentanza dell'Italia a Eurojust, su indicazione dell'allora ministro Angelino Alfano. Qui ha svolto numerose consulenze sulla cooperazione giudiziaria tra i vari stati europei, si è occupato di traffico internazionale di stupefacenti, traffici di esseri umani, reti di pedo-pornografia e grandi casi di criminalità organizzata, che hanno coinvolto cosa nostra, camorra e 'ndrangheta, frodi fiscali, corruzione internazionale, pirateria informatica. 

E' Lo Voi a rappresentare l'accusa nel processo a carico dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per la vicenda Open Arms. E' stato presente per le udienze preliminari, ma nell'ultima udienza non era presente. Il giorno prima Salvini aveva detto: "Il procuratore Lo Voi che, in Aula a Palermo ha sostenuto l'accusa nel processo Open Arms, è stato promosso procuratore capo di Roma ma sicuramente non c'è nessun nesso. È un percorso professionale meritato e chi dice il contrario mente sapendo di mentire". 
 

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