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Cronaca

Casapound, la vedova e la figlia di Carmelo Bene: "Non usare il suo nome"

La figlia e la vedova di Carmelo Bene hanno diffidato l'associazione dall'usare il nome, l'immagine e le opere del grande attore scomparso dieci anni fa

Un'altra causa si profila all'orizzonte contro Casapound. Dopo quella intentata dall'anziana figlia del poeta Ezra Pound, che si è rivolta contro l'associazione di estrema destra per l'uso "improprio" del nome del padre, adesso arriva un'altra azione legale da parte della vedova e della figlia di Carmelo Bene, Raffaella Baracchi e Salomé Bene. Le due donne hanno diffidato Casapound dall'usare il nome, l'immagine e le opere del grande attore scomparso dieci anni fa, minacciando un'azione legale. E' quanto si legge in un comunicato degli avvocati Andrea Belli e Antonella Scano, che rappresentano le due donne, eredi del maestro.

Martedì scorso Casapound si è ribattezzata per un solo giorno CasaBene, in omaggio al genio teatrale, definito "anticonformista" e "dimenticato". L'iniziativa è stata presa anche in polemica con la causa intentata dall'anziana figlia del poeta statunitense Ezra Pound sull'uso del nome da parte del movimento di destra. CasaPound ha cambiato l'insegna sulla sede del quartiere Esquilino, nel centro di Roma, e stampato manifesti con una fotografia di Bene e una sua frase. Anche la compagna degli ultimi dieci anni di vita dell'attore e regista, Luisa Viglietti, si era detta fermamente contraria a qualsiasi accostamento tra CasaPound e Carmelo Bene.
 

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