La svolta? Ancora no ma, forse, con il faccia a faccia di oggi, qualche passo in avanti è stato fatto. Il presidente della Fondazione Cinema per Roma Gianluigi Rondi ha incontrato questa mattina il ministero per i Beni Culturali Lorenzo Ornaghi per affrontare la questione nomine e vedere, una volta per tutte, di sbloccare una situazione immobile da settimane. Chi sarà il nuovo direttore artistico della kermesse romana? Ormai nessuno ne fa mistero: il favorito dei soci politici, Comune e Regione, è l'ex di Venezia Marco Muller ma, ad esprimersi sul nome finale sarà il Cda, già convocato per i primi di febbraio ma rimandato causa neve. E ora? Scenari futuri?

La speranza ormai unanime è che il nodo si sciolga al più presto e che i lavori, quelli organizzativi e di pianificazione dell'ex Festa, comincino al più presto. Ad augurarselo, primo fra tutti, lo stesso ministro Ornaghi. "Dopo aver ascoltato attentamente le valutazioni del presidente, e nel pieno e assoluto rispetto dell'autonomia delle funzioni in carico alla Fondazione, ha vivamente auspicato che tutte le istituzioni e realtà coinvolte cerchino con ogni sforzo di dare continuità a un evento così importante per la città di Roma e per l'intero settore cinematografico".

A commentare l'incontro tra i due è l'"escluso" dal fronte Muller, il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. "Sicuramente quella espressa da Ornaghi nell'incontro con il presidente Rondi è un'opinione autorevole che ci trova d'accordo da settimane - si legge in nota - perché, avendo pur espresso la nostra opinione sulla governance, abbiamo detto che per salvare un Festival che va salvato è giusto in questi casi convocare gli organismi preposti, il Cda e prendere qualsiasi decisione, basta che si decida".