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Cronaca Trieste / Via Pietro Mascagni

Le ultime ore di Caterina, uccisa dal marito con un colpo di pistola

Pietro Bergantini ha confessato l'omicidio della moglie Caterina D'Andrea

"Ho ucciso mia moglie, le ho sparato". Una confessione fatta a quasi 24 ore dall'omicidio e dopo una giornata al mare, l'ultima in compagnia della moglie, prima di ucciderla. Per raccontare il delitto, Pietro Bergantini, ex manager di importanti compagnie di assicurazioni e ora in pensione a 76 anni, ha atteso una notte e un giorno. Un periodo nel quale ha anche vegliato la moglie morta.

Uccisa da un colpo di pistola sparato da lui. Poi ieri pomeriggio, ha scelto di recarsi di persona a Prati, nello studio del suo avvocato e ha raccontato tutto. Il corpo di Caterina D'Andrea, 72 anni, è stato scoperto nel pomeriggio, poco dopo le 16. La coppia viveva in affitto al terzo piano di un palazzo in via Pietro Mascagni, fra i quartieri Trieste e Africano. Una zona della "Roma bene", dove i due pensionati stavano da 5 anni.

La donna è stata trovata su un divano letto. Fatale un colpo di pistola alla testa. Bergantini, interrogato, al momento ha scelto di non spiegare il movente del drammatico gesto. La pistola usata era detenuta con un regolare porto d'armi.

Un femminicidio che scuote la città e sul quale gli investigatori della squadra mobile della polizia di Stato, stanno lavorando per capire il movente. I due avevano una figlia, anche lei sconvolta per la tragedia. Al vaglio degli investigatori ci sarebbero proprio gli ultimi giorni trascorsi insieme da marito e moglie. Sono stati sequestrati i telefonini ed è stato effettuato un sopralluogo nell'appartamento, ma non sono stati trovati eventuali messaggi d'addio.

Domenica, secondo quanto ricostruito, i due erano andati al mare a Ostia. Una giornata estiva come tante, poi il ritorno a casa. L'omicidio sarebbe avvenuto la sera. L'orario corretto lo dirà l'autopsia. Di certo la donna è stata trovata in pigiama da notte. 

La coppia andava d'accordo, stando al racconto di vicini e parenti. Il fratello di Caterina D'Andrea, ascoltato, ha raccontato che sentiva la sorella tutte le mattina. Lunedì no, Pietro Bergantini - il cognato - gli aveva risposto che lei non si sentiva bene. Non era vero. Era già morta. Dopo aver confessato, è stato convalidato l'arresto per omicidio. La posizione di Pietro Bergantini resta al vaglio della magistratura. 

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