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Cronaca

Incendiata la porta di casa del calciatore romano ed ex capitano del Foggia Federico Gentile

Il 35enne che ha giocato con l’OstiaMare ed il Civitavecchia: “Sto pensando di lasciare”

Atto intimidatorio a Foggia dove ignoti hanno dato alle fiamme la porta d’ingresso dell’abitazone dell’ex capitano della squadra pugliese Federico Gentile. Nato a Roma, 35 anni, il calciatore ha giocato fra le altre con l’OstiaMare, il Rieti, l’Aprilia ed il Civitavecchia. "Un episodio increscioso, che mi riempie di rabbia e sdegno" il commento del Sindaco del capoluogo foggiano Landella. Lo scrive FoggiaToday.

"Questo atto è ancora più grave e disgustoso se si pensa che Gentile, al momento dell’accaduto, era in casa con la sua famiglia (moglie e due bimbi piccoli) e l’incendio avrebbe potuto provocare effetti molto peggiori e devastanti. Abbiamo a che fare con balordi" aggiunge il sindaco di Foggia”.

Il video dell'atto intimidatorio 

Intervistato dai microfoni di FoggiaToday (qui il video) il calciatore romano ha poi espresso tutta la sua amarezza per l’accaduto: “Sono scosso, ho poche parole. Sono venuto qui per lavorare, ora sono in grande difficoltà. Sto pensando di lasciare, anche se ho ricevuto tanto affetto, ma questo è un fatto grave, soprattutto perché entrano nella vita privata". È profondamente scosso il centrocampista del Foggia Federico Gentile, intercettato davanti alla Questura di Foggia, dove è stata formalizzata una denuncia per l'atto intimidatorio subito la scorsa notte, quando ignoti hanno dato alle fiamme la porta della sua abitazione. "Stavo dormendo, mi sono svegliato e ho visto il fumo", racconta l'ex capitano. 

"Mi auguro si tratti di un gesto isolato", ha commentato il direttore tecnico Ninni Corda. "È una schifezza, fatta ai danni di una persona che ha fatto del bene e della sua famiglia. Poteva accadere qualcosa di peggio". Corda nega che dietro il gesto ci siano screzi recenti: "Nei giorni passati non è successo nulla. C'è un po' di tensione da inizio stagione (in riferimento alle turbolenze tra i soci, ndr) e Gentile è considerato un uomo vicino alla società, ma queste cose fanno male. Non si tengono in considerazione i meriti, ma soltanto i demeriti che non esistono, con il solo scopo di attaccare la società".

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