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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Umberto I, farmaci rubati per un milione di euro: 8 arresti

Nella banda che gestiva il traffico illegale anche due complici dipendenti del Policlinico. Dei farmaci trafugati ne è stata recuperata una parte, quantificabile in un valore di circa 400mila euro

Un milione di euro di farmaci trafugati al Policlinico Umberto I e immessi illecitamente sul mercato. Questo l'ammontare del giro di farmaci messi in piedi da otto persone, finite in manette nella giornata di oggi a Roma al termine di un blitz messo a segno dagli uomini della Squadra mobile e del Commissariato Università “La Sapienza”. Gli otto dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata al furto ed alla ricettazione di farmaci trafugati dalla farmacia interna al Policlinico Umberto I. 

Il blitz è scattato questa mattina all'alba, dopo una complessa e articolata attività di indagine iniziata verso la fine del 2012 a partire da una serie di denunce presentate dal personale medico. Intercettazioni,telecamere nascoste e appostamenti hanno consentito di far luce sui traffici di farmaci che partivano dal nosocomio.  

VIDEO - LE IMMAGINI DELLE TELECAMERE

L'ORGANIZZAZIONE - Tre degli indagati, di cui un 80enne pregiudicato per ricettazione, avrebbero sottratto in prima persona alla farmacia-magazzino dell'ospedale numerosi farmaci, soprattutto specialistici per le cure di tipo oncologico ed antireumatoide, per un valore complessivo di oltre un milione di euro.

Ma la banda aveva anche due complici all'interno dell'ospedale, due dipendenti del Policlinico, che lavoravano in nel magazzino-farmacia, e che si sarebbero procurati i farmaci in piccole dosi per non destare sospetti, per poi impacchettarli e fornirli a dei corrieri. Dell'organizzazione farebbero parte anche altre persone che sono state sottoposte a perquisizione domiciliare e sono indagate in stato di libertà per aver probabilmente avuto un ruolo secondario.

INDAGINI IN CORSO - I medicinali rubati, di cui è stata recuperata una parte per il valore di circa 400mila euro, erano poi destinati in Campania. Le indagini sono ancora in corso ed è stato preso in considerazione dagli investigatori un filone investigativo che si concentra nel sud Italia. Non si può però escludere una destinazione oltre frontiera e neanche un uso per il commercio on-line. Gli inquirenti ipotizzano anche che i farmaci fossero stati rubati per acquisirne il principio attivo.

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