rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Family Day al Circo Massimo: contro le unioni civili e "in difesa della famiglia"

Famiglie da tutta Italia a Roma per protestare contro il ddl Cirinnà. Gli organizzatori: "Siamo più di un milione". In piazza diversi esponenti politici: dal ministro Galletti a governatore Maroni

E' il giorno del Family Day. Migliaia di persone hanno riempito il Circo Massimo in difesa della 'famiglia tradizionale' e contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili. "Siamo un milione, provenienti da tutta Italia e tutta Europa" hanno acclamato dal palco gli organizzatori. L'appuntamento si è aperto con le note di 'Mamma son tanto felice' cantate dal tenore Francesco Grollo. Tante le bandiere, gli striscioni e gli slogan 'no Cirinnà' che si sono levati da una piazza gremita. 

Il primo a prendere parola è il presidente del comitato 'Difendiamo i nostri figli' e organizzatore dell'evento Massimo Gandolfini. "Avevamo la sensazione che poteste essere tanti" ha detto rivolgendosi alla folla "ma siete molti di più. Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ci ha ricordato che, secondo la tradizione ebraica, quando un evento si ripete tre volte esso diventa consuetudine. Noi ci ritroviamo qui in piazza per una manifestazione come questa per la terza volta, quindi ci auguriamo che questa possa divenire una consuetudine", ha concluso, ricordando anche l'appoggio istituzionale delle Regioni Veneto, Liguria e Lombardia. "Una piazza così non si era mai vista", ha detto un acclamatissinmo Mario Adinolfi, giornalista e attivista cattolico.

IL FAMILY DAY - E' il terzo Family day, dopo quello del 12 maggio 2007 che bloccò i "Dico" del governo Prodi e la manifestazione del 20 giugno 2015 convocata in quel caso, in particolare, per "il diritto di mamma e papà ad educare i figli e fermare la 'colonizzazione ideologica' della teoria gender nelle scuole". Entrambi gli eventi si sono tenuti a Roma in piazza San Giovanni, mentre oggi ci si sposta al Circo Massimo, un luogo più grande e adatto a contenere le centinaia di migliaia di partecipanti che secondo gli organizzatori sono in arrivo nella capitale da tutta Italia.

NO ALLE ADOZIONI - Tra le questioni più contestate contenute nel ddl c'è l'estensione alle coppie omosessuali della possibilità di accedere alla cosiddetta "stepchild adoption" (l'adozione del figliastro, ovvero l'adozione del figlio biologico o adottivo di uno dei due partner da parte dell'altro, che di fatto diventa il secondo genitore). Non si potrà comunque concedere per i minori che hanno già entrambi i genitori legalmente riconosciuti, anche se separati. Per questo i contrari al ddl sostengono che estendere questa possibilità alle coppie gay significhi di fatto incentivare per le coppie di uomini la pratica dell'utero in affitto (possibile all'estero in Stati Uniti, Canada, Sud Est Asiatico, India) e della fecondazione eterologa per una coppia di donne.

LE VOCI DELLA PIAZZA - Slogan, striscioni, crocifissi, canti e preghiere. E' compatta la piazza del Family Day. "Voglio che la famiglia sia fatta da un uomo e una donna e che i figli nascano da una coppia e non siano merce di scambio" dice Antonella, nella mani un crocifisso. Francesco, 21 anni, sesto di nove figli, è arrivato da Bologna questa mattina: "Nella Parola c'è scritto che Dio ha creato l'uomo e poi gli ha donato la donna per completarlo. Questo mi hanno insegnato e io sono qua a difenderlo". Un altro Francesco, stavolta di Roma, dice che "la vera emergenza è che non so fanno piu i figli. La nostra è una società che sta invecchiando". E i matrimoni gay? "Gli omosessuali non devono sposarsi, il matrimonio è un'altra cosa". Sui diritti si può discutere "ma non accettiamo imposizioni". Oggi "scendo in Piazza per tenere alto l'onore di Dio" racconta Francesca "e perchè la famiglia deve essere composta da un uomo e una donna. Sono contraria alle unioni gay". Aggiunge Marisa: "I gay possono sposarsi e fare ciò che vogliono ma devono lasciare in pace i bambini".

LA POLITICA - Diversi gli esponenti politici che oggi hanno deciso di scendere in piazza. Dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri passando per l'ex ministro Maurizio Lupi. Presente, come aveva annunciato nei giorni scorsi, anche il ministro dell'Ambiente del Governo Renzi Gian Luca Galletti: "Questa piazza è un chiarissimo segnale al Parlamento, e penso proprio che ne dovrà tenere conto. Sono qui per ribadire la centralità della famiglia, che è quella composta da uomo e donna, e la tutela dei più deboli, che sono i bambini e hanno diritto ad avere una mamma e un papà" ha affermato. Quella di oggi "è una piazza festosa che è venuta in pace per ribadire dei valori molto chiari- dice il ministro dell'Ambiente- io credo che ci sia troppa confusione tra unioni civili e famiglia. Devono restare due cose distinte, mentre dall'altra parte sono contrario alla stepchild adoption".

IL PIANO SICUREZZA - Vista l'elevata partecipazione, prevista fin dai giorni scorsi, ieri in Questura si è tenuto un tavolo tecnico per la predisposizione dei servizi. Il Questore D’Angelo ha ringraziato i promotori dell’iniziativa con i quali, da giorni, è in atto uno stretto rapporto di collaborazione per garantire il regolare svolgimento dell’evento. Nei dettagli sono state costituite quattro aree di servizio, in particolare si tratta delle zone Venezia, Termini, Colosseo e Piramide. Per ciascuna di queste è stata predisposta una articolata rete di Forze dell’Ordine con il compito specifico di garantire l’ordinato afflusso e la sicurezza dei numerosissimi partecipanti. Uno specifico piano di prevenzione è stato predisposto anche nelle aree di parcheggio individuati per ospitare gli oltre 1500 autobus. In campo, oltre ad elicotteri della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, anche sistemi tecnologici per la sorveglianza ed il monitoraggio dei flussi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Family Day al Circo Massimo: contro le unioni civili e "in difesa della famiglia"

RomaToday è in caricamento