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Cronaca La Pisana / Via di Villa Troili, 100

Pisana, dopo 22 anni l'ex caserma di Bellosguardo torna al Demanio: "Ennesima sconfitta"

Denuncia della Lega: "L'inerzia ha portato a questo sperpero di denaro pubblico". Nel 2017 il Comune ha ricevuto una richiesta di 1.500.000 euro di affitti arretrati e ora perde il possesso dell'edificio

Tanto tuonò, che piovve. Dopo essere stata ventidue anni in mano al Comune di Roma, precisamente in capo al Dipartimento Patrimonio, l'ex caserma di Bellosguardo in via di Villa Troili 100, tra Pisana e Bravetta, torna in mano allo Stato. Il Demanio, infatti, ha appena riacquisito la proprietà dell'edificio e del terreno circostante, come fanno saperei leghisti Fabrizio Santori e Giovanni Picone, rispettivamente consigliere capitolino e del Municipio XII. 

"L’inerzia dell’amministrazione Marino e di quella Raggi hanno determinato questa ennesima sconfitta - scrivono in una nota congiunta - condita peraltro da un grave sperpero di denaro pubblico, non avendo valorizzato questo immobile. Pd e M5S si assumano la responsabilità politica di aver vanificato un percorso iniziato sotto la Giunta di centrodestra al Comune di Roma che aveva portato l’ex Caserma Bellosguardo nella disponibilità di Roma Capitale”.

“Una ex caserma radio militare funzionale, ristrutturata e logisticamente posizionata in un luogo strategico è stata lasciata per anni nel degrado e ora torna, insieme a tutta l’area esterna, nella disponibilità del Demanio statale certificando l’incapacità di amministrazioni municipali e comunali" l'amaro commento di Santori e Picone. 

Vent'anni fa arrivò una baraccopoli rom

Il 2 luglio 1999 il Comune, come ricorda anche l'ex consigliere capitolino Roberto Di Palma (M5S), prese possesso dell'area, impegnandosi a pagare il 10% dell'affitto che avrebbe dovuto essere stabilito in base al mercato del tempo. L'affitto da pagare, però, non arrivò mai. Nel 2001, Veltroni sindaco e Serra prefetto, una comunità di 170 rom proveniente da Craiova venne trasferita da Tor Carbone, proprio dentro all'ex caserma. Ci resta 7 anni, aumentando e diminuendo di numero, mischiandosi  - secondo le accuse delle destre alternatisi nel tempo - a immigrati clandestini. Santori, allora consigliere di AN nell'ex XVI Municipio (oggi XII), nel 2006 presenta un esposto alla Corte dei Conti perchè il Campidoglio aveva speso, in 5 anni, 1.355.000 euro per la gestione della baraccopoli.  Meno di quanto il Demanio si ricorda di chiedere a Roma Capitale con 18 anni di ritardo, nel 2017, ovvero 1.449.500 euro di affitti non pagati e "dimenticati" dal Demanio stesso.

Lavori non finiti

Due anni prima la raccomandata con ricevuta di ritorno con la richiesta di saldare, il Simu approvava un'opera di ristrutturazione da oltre 680.000 euro, "ma la ditta appaltatrice fallisce alla fine del 2015" ricorda Di Palma, e lascia il cantiere con 165.000 euro di lavori ancora da fare. E che il Comune, passato sotto la guida di Virginia Raggi, decide di bloccare perché impegnato sul fronte del contenzioso con lo Stato. Nel frattempo all'ex caserma ci va la Protezione Civile, che organizza un campo di addestramento e per il deposito delle macerie: l'idea per il futuro è quella di dividere in due lo spazio, come ricorda anche il neoassessore ai Lavori Pubblici del XII, Francesco Geraci, veterano della politica territoriale: "Una parte doveva andare ai comitati di quartiere e ad un centro giovanile - spiega a Roma Today - l'altra metà alla Protezione Civile comunale e locale. Poi non se n'è saputo più nulla e negli ultimi 5 anni buio totale". Adesso la speranza è che con i fondi del PNRR la nuova amministrazione comunale includa anche aree come quella di via di Villa Troili 100 nei progetti da finanziare. 

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