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Cronaca Via Luigi Candoni

Detenuto evaso da Rebibbia trovato dopo 2 anni: ecco dove si nascondeva

A scoprire il nascondiglio dell'uomo, dopo una laboriosa attività investigativa sono stati gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del XI Gruppo Marconi ed il personale dell'XI Distretto San Paolo

Aveva usufruito di un permesso speciale, quello del lavoro esterno all'istituto penitenziario nel quale si trovava, per rendersi poi irrintracciabile. Così, la sera del 16 dicembre del 2019, sottraendosi volontariamente al regime carcerario cui era sottoposto, um 26enne bosniaco era evaso da Rebibbia.

Una lunga con il ragazzo che per la sua latitanza aveva scelto come rifugio una baracca nel campo nomadi di via Luigi Candoni, a ridosso di una fitta boscaglia che, in caso di necessità, avrebbe dovuto favorirne la fuga. A scoprire il nascondiglio dell'uomo, dopo una indagine, sono stati gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del XI Gruppo Marconi ed il personale dell'XI Distretto San Paolo della polizia di Stato.

Individuato il settore dell'accampamento dove l'alloggio si sarebbe potuto trovare, gli agenti hanno bloccato tutte le possibili vie di uscita, posizionando 9 unità operative nella parte posteriore e laterale e 8 unità nella parte anteriore. Così è scattato il blitz, con gli agenti che hanno proceduto alla perquisizione di tutti i manufatti presenti, rintracciando il giovane e traendolo in arresto. 

Il 26enne, nonostante la complicità assicurata da amici e familiari che facevano un servizio di vigilanza e sorveglianza continuativa per informarlo di un eventuale arrivo delle forze dell'ordine, non è riuscito a sottrarsi all'arresto, terminando la sua latitanza. Dovrà scontare 3 anni, 7mesi e 15 giorni di reclusione ed è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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