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Esplode la batteria dell'iPhone e lo ferisce alla gamba: giovane porta in tribunale la Apple

Il ferito ha sporto una querela per lesioni nei confronti dell'azienda. L'avvocato ha chiesto il sequestro del telefono

Una querela per lesioni contro la Apple, il sequestro dell'iPhone6 esploso e la documentazione per chiarire i motivi dello scoppio. A sporgere querela contro l'azienda fondata da Steve Jobs è stato un ragazzo, rimasto ferito ad una gamba dopo l'esplosione del melafonino che aveva in tasca. A tutelare gli interessi di Lorenzo Bettoni, questo il nome del ferito, l'avvocato Regina Tirabassi. 

Esplosione batteria iPhone

La notizia, pubblicata per prima da Giulio De Santis sulle pagine del Corriere della Sera, è stata confermata a RomaToday dall'avvocato penalista del Foro Romano che ha raccontato quanto accaduto al suo assistito, "refertato in ospedale con una prognosi di 28 giorni per una ferita con ustione di II grado alla radice della gamba destra". Come spiega l'avvocato Tirabassi i fatti hanno preso corpo lo scorso 23 di febbraio, il giorno dopo che il suo assistito aveva acquistato una nuova batteria all'Apple Store del Centro Commerciale Roma Est. In quel momento in un supermercato, Lorenzo Bettoni è rimasto ferito in seguito all'esplosione dell'iPhone 6 che aveva nella tasca dei jeans. 

Ferito dall'esplosione dell'iPhone

Trasportato in ospedale il giovane è andato successivamente al centro Apple della galleria commerciale di Nuova Ponte di Nona raccontando quanto accaduto. Sostituito l'iPhone esploso con uno nuovo dispositivo Lorenzo Bettoni si è rivolto all'avvocato Regina Tirabassi. Difeso dal legale penalista lo stesso ha quindi presentato querela per lesioni contro la Apple.  

Querela per lesioni contro la Apple 

Secondo quanto riferito dall'avvocato Tirabassi lo scoppio del telefono gli ha aperto una ferita sulla gamba, con gli elementi chimici contenuti nella batteria dell'iPhone che gli sono colati nella ferita. Refertato con una prima prognosi di 10 giorni, la stessa è poi stata allungata a 28 dopo le successive visite mediche. Poi la querela e la richiesta di sequestro del dispositivo incriminato. 

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