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Cronaca

Stalking e lesioni all'ex compagna, al via il processo a Enrico Varriale

L'ex direttore di Raisport è accusato di avere aggredito e perseguitato la donna con cui ha avuto una relazione di un anno

È iniziato martedì mattina in un aula di piazzale Clodio il processo al giornalista Enrico Varriale, accusato di stalking e lesioni nei confronti dell’ex compagna.Per il giornalista, ex direttore di Raisport, la procura aveva chiesto e ottenuto il processo con rito immediato, e al termine dell’udienza davanti al gip dello scorso 30 settembre era stato disposto per lui il divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi da lei frequentati e il divieto di contattarla, anche per interposta persona.

"Le condotte poste in essere dal Varriale - scriveva il gip - danno conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo". Nel corso della prossima udienza, che si terrà a porte chiuse il 9 maggio, verrà ascoltata proprio l’ex compagna di Varriale, difesa dall’avvocato Teresa Manente.

La procura contesta a Varriale una lite degenerata in violenza risalente al 6 agosto del 2021. La donna ha riferito che la relazione ai tempi era costellata di litigi e accuse motivate principalmente dalla gelosia, e che quel giorno il giornalista sarebbe esploso afferrandola e sbattendola contro un muro, strappandole di mano il cellulare, prendendola a calci e mettendole le mani intorno al collo. All’episodio avrebbero fatto seguito, sempre secondo quanto denunciato, continue telefonate e messaggi - finiti tra gli atti d’inchiesta - e appostamenti sotto casa. Spaventata, la donna ha deciso a settembre di presentare denuncia, allegando il referto stilato il 6 agosto dal policlinico Gemelli che parla di ferite e lividi alle mani, alle braccia e a un ginocchio e abrasioni alla base del collo, con cinque giorni di prognosi.

Varriale dal canto suo ha sempre negato di aver perseguitato l'ex compagna e, pur ammettendo che una lite per gelosia quella sera sarebbe scoppiata, ha negato anche di averle messo le mani intorno al collo e di averla presa a calci. Tra i testimoni ammessi al processo c’è la giornalista Paola Ferrari, chiamata dalla difesa per riferire sui fatti contestati e sulla relazione tra i due, e il portiere dello stabile, chiamato invece dall’accusa, che avrebbe assistito ad alcuni momenti della lite, avvenuta in parte sul pianerottolo dello stabile in cui l’ex conduttore tv vive.

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