“Quella che vedremo stasera non è una puntata di Romanzo Criminale, ma purtroppo la Roma di oggi”. Si è aperta così la puntata del programma televisivo “Report” condotta da Milena Gabanelli e andata in onda ieri sera su Rai 3. Uno speciale emblematicamente intitolato “Romanzo Capitale”, per un viaggio trasversale che vede protagonista un cupolone fatto di mafia, camorra, ‘ndrangheta e le ceneri della banda della Magliana. Ed è proprio dalla figura di Enrico Nicoletti e di suo figlio Massimo che il giornalista Paolo Mondani è partito per la sua inchiesta.

Dall'incontro con il boss Renato De Pedis nel carcere di Regina Coeli ("una bravissima persona, mi faceva la camomilla in cella", racconta Nicoletti), al controverso rapporto con Giulio Andreotti; dall'amicizia con Vittorio Sbardella (detto "lo Squalo"), fino all'assassinio di Umberto Morzilli nel 2008. Un periodo, quello che va dal 2007 al 2012, nel quale nella capitale si contano decine e decine di omicidi di mafia, con l'ascesa di un vero e proprio nuovo vertice criminale alla gestione di un corposissimo giro d'affari. Enrico Nicoletti racconta la criminalità degli anni '80 e gli intrecci malavitosi di questi ultimi. E ancora l'affare del rettorato dell'Università di Tor Vergata.

Nicoletti, visibilmente provato dall'età e dalle difficili condizioni di salute, non risparmia nomi, episodi, confidenze. Lui, l'uomo dei soldi, delle mani sulle aste giudiziarie e sulla fallimentare, che a 75 anni, il 26 febbraio dell'anno scorso è stato di nuovo arrestato per via di vecchie condanne mai scontate per intero. “Perchè a Roma, la giustizia ha dormito spesso per gli uomini della Banda della Magliana”, rincara i toni l'inchiesta di Report.